di Francesca Camponero
Si è tenuta stamattina, sul palcoscenico del Teatro della Corte, la conferenza stampa in cui il Teatro Nazionale di Genova ha annunciato la riapertura delle sue sale al pubblico. Sono passati ben più di 100 giorni dall’ultima apertura di sipario, e adesso all'inizio dell'estate, come del resto accadeva anche gli anni scorsi, il Teatro Nazionale di Genova riapre al pubblico con la Rassegna di Drammaturgia Contemporanea.
In aggiunta vi saranno anche una serie di reading in collaborazione con Palazzo Ducale Genova e ulteriori progetti all’aperto. Certamente il teatro ed i suoi lavoratori non hanno mai smesso di mantenere i contatti con il proprio pubblico attraverso una fertile attività sui social, che ha permesso ad artisti e spettatori di tenere vivo il senso di comunità teatrale, ma è chiaro che lo spettacolo dal vivo vuole il "vivo" che per fortuna adesso, nel rispetto di tutte le misure di sicurezza, è possibile.
“Una riapertura con un programma innovativo, rivolto soprattutto ai giovani artisti e alle nuove produzioni. Un segnale di ripartenza, che nel rispetto delle normative anti contagio ci vede di nuovo insieme, perché la cultura è anche desiderio di vita, di condivisone e vive tra la gente”, ha detto Barbara Grosso, Assessore alle Politiche culturali del Comune di Genova.
L' assessore alla cultura di Regione Liguria Ilaria Cavo ha aggiunto: “Il Teatro Nazionale quest'estate sarà regista di una proposta varia, che parte dai giovani e dalla drammaturgia contemporanea e arriva alle collaborazioni con le altre istituzioni culturali: con la fondazione Palazzo Ducale per il ciclo Homo Ridens e con il Teatro Carlo Felice per il programma Tir - Teatro in rivoluzione: un progetto di rete in cui si uniscono le forze e le energie, fondamentale soprattutto in quest’uscita dall'emergenza. E ' importante che il Nazionale assolva in pieno il suo ruolo di teatro pubblico, facendo viaggiare su un tir gli spettacoli su tutto il territorio regionale. Abbiamo già organizzato una prima riunione per proporre l'iniziativa ai Comuni ed è stata accolta con entusiasmo: quest'estate più che mai sarà importante sostenere lo spettacolo nei borghi liguri per accrescere anche il turismo".
Il direttore del Teatro Davide Livermore, spiega gli intenti di questa ripresa così: “Questa riapertura significa fare scelte precise. Anziché presentare spettacoli preconfezionati diamo spazio alle nuove produzioni con la Rassegna di nuova drammaturgia, per raccontare la nostra contemporaneità e aprire ai giovani, mettendoli nelle condizioni di lavorare degnamente con retribuzioni che diano valore al lavoro artistico, e questo è un segnale che vogliamo dare non solo a chi sta collaborando con noi in questo momento ma a tutta la comunità teatrale italiana”.
La Rassegna di Drammaturgia Contemporanea è curata da Giorgio Gallione e Andrea Porcheddu. Si parte il 1° luglio al Teatro Gustavo Modena con Fly Me to the Moon (repliche sino a sabato 11 luglio), regia di Carlo Sciaccaluga, protagoniste Alice Arcuri ed Eva Cambiale nei panni di due quarantenni che mantengono le rispettive famiglie facendo le badanti. Il testo dell’autrice nordirlandese Marie Jones, è stato rappresentato con grande successo anche a Broadway.
Ispirata a fatti realmente accaduti, la pièce Io amo la morte, come voi amate la vita dello scrittore franco-algerino Mohamed Kacimi, diretta da Barbara Alesse, è invece un drammatico confronto tra due giovani uomini, uno è un terrorista, barricato nel bagno del suo appartamento dopo avere compiuto una strage (interpretato da Alessio Zirulia), l’altro il poliziotto che cerca di convincerlo alla resa per potergli salvare la vita (Lorenzo Satta). Alla Sala Mercato dall’8 al 18 luglio.
Il terzo spettacolo in programma, Per le parti di lei che sono mie, al Teatro della Corte Ivo Chiesa dal 15 al 25 luglio, si basa su tre racconti di Maurizio de Giovanni, in cui l’autore rilegge con la sua immaginazione tre celebri casi di cronaca nera. Così la regista Mercedes Martini porta in scena tre donne che non si conoscono tra di loro: una madre, una moglie e una figlia, interpretate da Federica Granata, Lisa Lendaro e Lucia Fontanelli.
Per questa ripresa ha detto il Presidente Giglio bisogna ringraziare il Ministero dei beni e della attività culturali e del turismo, il Comune di Genova, la Regione Liguria – e ai sostenitori - Compagnia di San Paolo, IREN, Camera di Commercio Genova, Banco BPM, COOP Liguria, Unipol, Leonardo, Novi, Elah Dufour, Baratti & Milano "che anche nei momenti di difficoltà, come questo che stiamo attraversando, non hanno mai smesso di esserci vicini e che con il loro prezioso contributo ci permettono di svolgere appieno il nostro ruolo di teatro pubblico”.
Lunedì 22 giugno 2020
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