Il Vicesindaco di Genova riceve il caporedattore. Reteluna sui temi delle grandi opere pubbliche

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Genova | incontro a tursi con stefano bernini

Il Vicesindaco di Genova riceve il caporedattore
Reteluna sui temi delle grandi opere pubbliche

Blue Print, Terzo Valico e Gronda fanno parte del mandato di Bernini

di Aldo Carpineti

Stefano Bernini
Stefano Bernini

Ci riceve nel suo studio di Palazzo Tursi con qualche minuto di anticipo sull’orario previsto.

Lo preghiamo di parlarci di un argomento che ci pare di assoluta attualità e sul quale Bernini ha la competenza nell’ambito della suddivisione degli incarichi del Comune.

Bernini tiene a chiarire subito un punto che gli sta a cuore: personalmente è contrario al Blue Print, il progetto di Renzo Piano che dovrebbe risanare l’area costiera compresa tra il Porto Antico e la Fiera del Mare. Lo è per ragioni eminentemente economiche. L’intervento che si presenta come molto costoso non avrebbe ritorni economici apprezzabili se non attraverso pochi posti barca assolutamente insufficienti a giustificare un progetto di tale portata.

Il Porto Antico ha fra le sue strutture quanto è necessario ad un ritorno economico ragguardevole, così non è per il nuovo progetto.

Tutt’altro atteggiamento Bernini ha nei confronti dei progetti Terzo Valico e Gronda: il primo è già abbondantemente avanzato nei lavori e verso entrambi il vicesindaco invita ad avere un positivo approccio.

Ciò che più frena la realizzazione del Valico – spiega Bernini – è il fatto che gli stanziamenti economici del Governo vengono approvati a tappe, passo dopo passo, e non in una unica soluzione. Questa è la vera ragione dei rallentamenti che l’opera presenta nel procedere, non la presenza di amianto nelle rocce, di cui si è tanto parlato, ma che è un falso problema.

Nella roccia del Valico infatti l’amianto si presenta non diffusamente ma episodicamente a serpentine e perciò è facilmente individuabile e si può di volta in volta far fronte adeguatamente alla situazione.

Chi dice che Terzo Valico e Gronda rappresentano delle offese all’ambiente non conosce l’argomento nella sua realtà.

Le due opere hanno finalità assolutamente collegate fra loro e tendono a portare il traffico lontano dalle zone abitate rendendo queste di conseguenza più sane e vivibili.

Nelle intenzioni del Comune è realizzare un complesso di opere in virtù del quale la zona di Cornigliano per prima tornerà ad assumere caratteristiche di gradevole vivibilità. Il traffico viene allontanato dalle aree urbane e queste ne beneficiano immediatamente; le previsioni di potenziamento della linea ferroviaria urbana e del metro porteranno poi a favorire gli spostamenti delle persone da una zona all’altra della città.

Bisogna vedere Terzo Valico e Gronda nella prospettiva di un disegno che porta a distinguere le zone di traffico, soprattutto quello pesante da quelle urbane. Con snellimento delle prime e vantaggi ecologici per le altre

Senza contare naturalmente i vantaggi economici che tutti riconoscono all’opera nel segno di un privilegio dei traffici del porto di Genova verso Milano, la Svizzera la Baviera. Fino a creare un ponte con Rotterdam che è il maggior scalo del Mare del Nord.

La fase preliminare del Terzo Valico è ormai portata a termine; siamo entrati nel pieno dei lavori e non a caso sia dalla parte piemontese sia da quella ligure recenti accordi sindacali hanno previsto assunzioni di importanti numeri di lavoratori che vanno ad accrescere l’entità della mano d’opera in forza alle aziende impegnate nei lavori.

Purtroppo le grandi opere pubbliche vengono spesso male interpretate e l’opinione pubblica informata in modo inesatto circa i contenuti e gli effetti di esse che, si dice, porterebbero discapito al paesaggio ad agli aspetti naturali. Al contrario questi lavori hanno forti valenze ambientali.

Anche il sistema degli indennizzi che privilegia non soltanto il valore del bene espropriato ma anche i costi di trasferimento delle proprietà e delle attività interessate è volto ad una soddisfazione piena dei soggetti che i piani coinvolgono nel loro sviluppo. Chi ha immobili, terreni, attività verrà concretamente aiutato nel trovare altre situazioni più soddisfacenti di quelle preesistenti e si troverà ad essere più ricco di quanto era prima.

Opere per le quali è il caso di spendere le proprie energie e il proprio impegno – conclude Bernini - per la variegata prospettiva di miglioramenti sia per l’economia di tante zone, sia per gli indubbi benefici per i residenti nelle località che i lavori possono interessare

Giovedì 11 agosto 2016

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