di Aldo Carpineti
Non sono fra quelli che considerano ripetibile il '68. La realtà di oggi richiede cose diverse. Eppure non può sfuggire che, nel suo momento storico, il '68 fu un fenomeno straordinario, una rivoluzione sociale, un cambiamento dei costumi più che un fatto politico o intellettuale.
Un moto dello stato d'animo. Uno scrollarsi di dosso le pesantezze accumulate nel passato, un rivolgimento nascente e realizzato non tanto da pensatori o filosofi, piuttosto da un anelito comune alla libertà di pensiero, portato avanti dalla società e non dalla sociologia, dalla gente, dal mondo giovanile, persino dal mondo della musica e della canzonetta. Fatti che possono essere considerati banali e archiviati con un sorriso, invece rappresentarono il vero fulcro di una trasformazione in quel momento non più rinviabile ad altri momenti.
Lunedì 17 gennaio 2022
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