di Maria Grazia Dapuzzo
Nel mese di luglio i concerti del Monferrato Classic Festival iniziano domenica 9 e si tengono nell'Auditorium in Ottiglio Monferrato alle ore 17,30.
Entrando nel sito destinato, di cui riporto il collegamento ipertestuale https://monferratoclassicfestival.weebly.com/luglio.html si può vedere l'interessante calendario dei concerti con giovani musicisti di primordine, scelti dalla nota pianista Sabrina Lanzi (direttrice artistica di M.C.F.).
Durante i concerti si potranno ammirare le opere di Vincenzo Lagalla da me invitato a esporre continuando l'ormai consolidato connubio fra Arte e Musica.
Ho conosciuto Lagalla lo scorso anno alla mostra Fossili Moderni in Piovera (Al) e ho potuto apprezzare la sua opera «Mia madre mi disse». Quest'anno si è presentato, sempre all'annuale mostra alla Bergamina in Piovera, con un'installazione dal titolo «Woh Man» e in contemporanea ha presentato nel Castello di Piovera, dal 5 al 28 maggio, la mostra fotografica «L'Attraversamento».
Nell'invito all'esposizione nel Castello di Piovera, Monia Malinpensa scrive:«È una realtà fotografica quella dell'artista Vincenzo Lagalla, di assoluta esperienza che accoglie molteplici sensazioni visive ricche di una notevole significazione e dove ogni elemento è al centro di una suggestiva sperimentazione tanto da acquistare nell'opera un tecnicismo rigoroso. La serie «Parto», di evidente rapporto con l'umanità, sviluppa una dialettica di slancio emotivo che vibra di una profonda ricerca e di una potenza di racconto altamente contenutistico che ci porta alla riflessione. Egli con mirabile equilibrio, esprime all'interno dell'inquadratura una luce assolutamente rielaborata che si espande viva di vera essenza creativa e da cui traspare una consistenza poetica in continuo movimento. La natura affascinante delle titolazioni «Edipo», dalla forte personalità cromatica e dalla fantasiosa visione luministica, assume risultati magistrali all'interno della sua rappresentazione che si traducono in uno studio tangibile ed in un'operosità costante.
Scatti fotografici che, immersi nel silenzio di una natura rivisitata e filtrata da un'armonia di ombre e luci uniche, comunicano un linguaggio concettuale ed innovativo di assoluta analisi sempre caratterizzato da un'autonomia stilistica e da un continuo flusso narrativo. Comunicare al fruitore le emozioni, gli stati d'animo e i sentimenti è per l'artista Vincenzo Lagalla una necessità interiore ed è presenza vitale nella sua espressionefotografica. Egli con professionalità di tecnica e pensiero creatico realizza un ciclo di sequenze contemporanee ben calibrate, dove lo studio della luce e del colore vanno oltre l'immagine e delineano un discorso impegnato concepito attraverso un'azione simbolica altamente significativa.»
Nel pieghevole, di presentazione alla mostra fotografica «L'Attraversamento», leggiamo alcune interessanti note biografiche dell'artista: «L'itinerario artistico di Vincenzo Lagalla si apre attorno alla metà degli anni Settanta nello scenario salentino legato agli ambiti della poesia visiva e della performance.
Dopo il trasferimento a Genova nel 1985, entra in contatto con Rolando Mignani, con cui collabora alla realizzazione della collettiva «Progetto per una dimora inabitabile» presentata l'anno seguente nel Palazzo della Meridiana a Genova. In questa occasione l'artista sperimenta il linguaggio dell'installazione.
Nella fotografia privilegia le lunghe sequenze al singolo scatto, quasi dei brevi racconti. Importante la realizzazione dei «Sandwich fotografici» e delle slides all'infrarosso.
Nel 2013 partecipa alla mostra curata da Sandro Ricaldone e tenuta a Palazzo Ducale Genova: «Il lavoro dell'artista, un percorso genovese - 1977 - 1989», trasferita nel 2015 al Museo Castello Carlo V di Lecce.
Nel 2016 inizia una lunga collaborazione per la fotografia con la Galleria d'Arte Malinpensa, collaborazione che ha portato nel 2017 alla personale di Torino, oltre alla partecipazione con la Galleria a varie manifestazioni internazionali (Art Innsbruck, Biennale Montecarlo).
La collaborazione con la Galleria di Torino viene alternata con mostre realizzate a Gubbio in collaborazione con il Comune e l'Associazione culturale La Medusa, come la mostra fotografica dei sandwich «L'attraversamento» presentata con testo di Francesco Aprile a Gubbio nel Palazzo del Bargello, fine 2018.
L'ultimo periodo vede la realizzazione della mostra «Le radici della violenza» (2020) nello Spazio 21 dell'ex Ospedale Psichiatrico di Genova a cura di Sandro Ricaldone.
È di questi anni l'inizio della sperimentazione fotografica dei G.L.I.T.C.H., i cui risultati estetici vengono presentati a Gubbio nel 2021 con il titolo «Trasformazione» e nel 2022 curata da Sandro Ricaldone viene presentata la mostra «Deformazione dell'immagine (per errore tecnico)» alla Galleria Entr'acte di Genova.»
Interessante il volume «Le radici della violenza» con scritti: dello storico e critico d'arte Sandro Ricaldone curatore della mostra nel 2020, del poeta e direttore di U.T.S.A.N.G.A Francesco Aprile, dello scrittore e filosofo Nicola Bucci; il volume è illustrato dalle riproduzioni delle opere dell'artista Vincenzo Lagalla.
(Cliccando sulle foto s'ingrandiscono).
Sabato 1 luglio 2023
Ultima modifica:
sabato 1 luglio 2023
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