di Aldo Carpineti
A parte che la politica non dovrebbe essere uno degli argomenti trattati su LinkedIn, pare veramente sconcio come alcuni dei frequentatori, si permettano, nell'anonimato, di insultare il prossimo.
Ci eravamo illusi sulle qualità e le imparzialità del social dedicato al lavoro. Un vero peccato, perché su Linkedin scrivono fior di professionisti e fior di studiosi. Ma purtroppo scrivono anche soggetti come Roberto R. che si permette simili esternazioni davvero inqualificabili.
Dare una occhiata a LinkedIn pare oggi indispensabile per chi voglia tenersi aggiornato sulle tematiche lavoristiche, e per queste ragioni io stesso ne consiglio la lettura agli allievi che frequentano i miei corsi.
Ma evidentemente non c'è limite alle bassezze umane. E stupisce come post del tipo di quello in questione siano ammessi fra gli altri. Nel contesto Roberto R. rincara la dose e definisce somari i suddetti elettori.
Che si può dire? Passiamo sopra anche a queste schifezze, e tiriamo avanti per la nostra strada, nella convinzione che sia quella giusta. Questa consapevolezza rimane per noi la guida migliore.
Venerdì 5 giugno 2020
© Riproduzione riservata
401 visualizzazioni