di Antonella Vella
Il mondo dei libri è una culla per i nostri momenti di silenzio tacito od espresso ed è il compagno ideale quando la gioia stenta a placarsi nei nostri cuori.
Un angolo di tranquillità e di pace che accompagna in viaggi fantastici con la mente, in cima a monti per farsi inebriare dallo spettacolo dell’alba ed in riva al mare per lasciarsi rapire da tramonti sconfinati. La lettura è un’ancora di salvezza, è vivere altre vite senza saperlo, è la libertà di poter sognare storie godendone appieno il vero e profondo significato.
I libri sono emozioni, sono scrigni custodi di parole così potenti da diventare nostri amici arricchendo l’esistenza con immagini visibili solo con la mente.
Amando girovagare per piccole librerie dove l’interesse per le mie scelte mi ha sempre viziato ed accompagnato, la scoperta di una biblioteca futuristica e soprattutto pubblica, seppur in un Paese lontano quale la Cina, ha catturato la mia attenzione.
A Tianjin, a circa 100 chilometri da Pechino, in soli tre anni è stata costruita una struttura che è un inno all’architettura avveniristica ed un sogno per gli appassionati di libri sparsi in tutto il mondo.
Una costruzione in vetro sviluppata in altezza di cinque piani che ospita 1,2 milioni di volumi allineati in gigantesche ed avvolgenti pareti curve che ricoprono completamente l’interno della stessa e che si estendono dal pavimento al soffitto. Questo paradiso in terra di circa 33mila metri quadrati è per la mia immaginazione assolutamente inimmaginabile.
Collocato al centro di questa maestosa biblioteca appare The Eye che è un auditorium di forma sferica che ricorda un grande occhio: l’unico organo che alimenta il nostro sapere e che spicca in una successione di scaffalature strapiene di volumi che cambiano argomentazione in base al livello in cui sono posizionati. Il design appare come una scala con i gradini che vanno verso l’alto e che oltre a servire come accesso ai piani superiori, diventa luogo per sedersi, leggere, comunicare e camminare.
All’esterno l’edificio risulta di forma rettangolare, più esteso in larghezza che in altezza, decisamente modaiolo con pareti quasi trasparenti, in vetro, che lasciano spazio alla fantasia.
Il primo di Ottobre del duemiladiciassette quest’opera d’arte ha aperto le sue porte all’incredibile.
Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare (Carlos Ruiz Zafon): mai lessi parole più condivise...
Giovedì 29 novembre 2018
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