di Aldo Carpineti
Motivazioni di ordine politico non giustificano alleanze inverosimili.
Vero che Toti ha vinto le regionali soprattutto con i voti della Lega, ma è altrettanto vero che Salvini sta portando avanti un discorso che non è condivisibile.
La breve intervista al governatore della Liguria su La Repubblica chiarisce un atteggiamento politico che è sempre stato proprio di Forza Italia e di Berlusconi in particolare: guardare al tornaconto elettorale senza aver mente ai contenuti degli alleati.
Non è giustificato mettersi insieme a chi porta voti per ottenere le poltrone di comando, è una politica senza alcuna etica e senza occhio ai programmi.
Preferiamo chi si guadagna i voti con fatica e coerenza guardando alle legittime aspettative di quelli che saranno i governati.
Dopo un inizio lento Doria sta venendo fuori egregiamente, gli esprimiamo apertamente il nostro consenso e le speranze di una conferma per le prossime amministrative comunali.
Del resto Doria non si tira indietro nelle alleanze alla Regione laddove sia giustificato e suggerito dalle circostanze di una politica di contenuti e non di numeri.
Non ci sembra il caso di tornare sulle pretese ragioni della Lega e sui suoi propositi: fin troppo noti a tutti ormai e tanto testardi da prendere posizione persino contro l’insegnamento episcopale di fratellanza fra la gente, da qualunque paese possa provenire.
Non ci conforta constatare che Toti ha attenzione soltanto ai voti, dimenticando ogni considerazione sulle idee.
Sabato 22 agosto 2015
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