di Maria Grazia Dapuzzo
Nel lontano luglio del 2002, quasi vent'anni fa, andai a Palazzo Ducale a visitare una mostra particolare dal titolo «Dalla latta alla scatola e viceversa».
Spesso quando mi trovavo in Genova per vari motivi, fra i quali trovare e stare insieme ai miei genitori, ne approfittavo per andare a Palazzo Ducale a visitare mostre d'arte importanti; in quell'occasione andai a vedere la suddetta mostra insieme a mia madre.
Fui incuriosita dalla notevole esposizione di scatole di latta artistiche anche perchè io stessa ne possedevo e possiedo molte; ne sono sempre stata attratta dal lato estetico e perchè costituiscono degli ottimi contenitori per svariati oggetti.
L'anno scorso, risistemando la casa della mia povera mamma, ho trovato altre scatole di latta che hanno aumentato la mia collezione e le ho fotografate.
In questi giorni mi sono trovata fra le mani il volumetto di corredo alla mostra del 2002 e l'ho piacevolmente riguardato; ho pensato che avrei potuto scrivere ricordando la mostra e condividere con Voi, lettori e lettrici, le foto delle mie scatole artistiche di latta.
La mostra promossa dalla Regione Liguria, dalla Promozione culturale e Archivio storico della pubblicità Corigraf, in collaborazione con la Fondazione Regionale C. Colombo, la Fondazione Ansaldo e Palazzo Ducale, era fornita di un nutrito volumetto stampato da Litografia Viscardi di Alessandria.
Il volumetto «Quaderno dell'Archivio storico della pubblicità» a cura di Anna Zunino e Francesco Calaminici è un catalogo delle opere esposte e un elenco delle stamperie litografiche dal 1889 al 1917 dall'Annuario genovese Pagano.
Completano e concludono il volumetto due interessanti capitoli riguardanti: «Le Firme, sigle, riusi ed invenzioni. Gli illustratori e le scatole di latta» di Walter Fochesato e «Dalla latta alla scatola e viceversa. Latte e lattine nelle ricerche artistiche contemporanee» di Matteo Fochessati.
Questi due capitoli trattano dello sviluppo storico della pubblicità nelle scatole di latta e degli artisti che si sono prodigati con le loro decorazioni artistiche, dalla metà dell'Ottocento sino agli anni Settanta del Novecento.
Scrive Walter Fochesato «Fra le molteplici applicazioni che lo sviluppo della pubblicità conosce sul finire del secolo vi sono anche le scatole di latta e il loro decoro.» Ed ancora «Attraverso la scatola (e il suo possesso) si alludeva in qualche modo ad un diverso stile di vita, ad una possibile o agognata crescita sociale. Frammenti di un mondo più ricco, lussuoso, raffinato entravano così in casa.» Continua affermando che «Nel corso degli anni si afferma, però, una produzione dai modi via via più semplici ed ammiccanti, quando non seriali.»
Matteo Fochessati inizia la sua relazione sull'evoluzione storica della pubblicità scrivendo che «Nella decorazione artistica delle scatole di latta, generalmente utilizzate come contenitori per alimenti e la cui produzione all'interno dell'industria grafica comincia ad affermarsi verso la fine dell'800, è perfettamente riconoscibile quella linea di evoluzione stilistica che caratterizza le moderne ricerche figurative applicate ai principali supporti di stampa.»
Fochessati continua scrivendo «... le illustrazioni che decorano la scatole di latta,... documentano le tappe stilistiche della seconda metà dell'Ottocento e della prima metà del Novecento, testimoniando il passaggio da un ambito figurativo d'impianto naturalistico alla sinuosità del segno art nouveau e, successivamente, l'affermazione della rigida plasticità degli stilemi deco e novecentisti.
Dopo avere raccontato e riportato i nomi di artisti importanti che hanno segnato la scena artistica della pubblicità, Fochessati conclude affermando che «il contenitore in latta continua ad animare le scene della nostra quotidianità, evocate nelle loro opere degli artisti contemporanei,...»
Giovedì 16 dicembre 2021
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