di Francesca Camponero
Era diverso tempo che non mi recavo a fare le analisi del sangue e con mia grande sorpresa questa mattina mi sono ritrovata a pagare 80,42 euro per degli esami il cui costo reale era di 50. Il motivo? Il super ticket, una "stangata" sui normali ticket sanitari, una tassa introdotta nel 2011 che ha aumentato i costi delle prestazioni, prevedendo il pagamento aggiuntivo di 10 euro su ogni ricetta medica per esami diagnostici o specialistici.
Una vergogna! in quanto quanto al costo della prestazione sanitaria si aggiunge quello previsto dalle varie Regioni.
Quello che ho scoperto oggi è che ogni Regione può decidere se e come applicare il super ticket. Infatti alcune Regioni hanno deciso di modularlo in base al reddito o al tipo di servizio, mentre altre, come la Valle d'Aosta, hanno preferito non adottarlo affatto.
Ripeto, una vergogna! In quanto vorremmo chiedere con quale criterio alcune regioni hanno deciso di applicare questa super tassa ed altre no.
Oltre che in Valle d'Aosta, il super ticket non si paga in Sardegna, nelle Province autonome di Trento e Bolzano e in Basilicata. Mentre viene applicato per ogni ricetta medica che abbia un valore superiore ai 10 euro in Lazio, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Calabria. In Campania, Piemonte e Lombardia.
Un super ticket che viene applicato in maniera progressiva all'aumentare del valore della ricetta, mentre viene modulato in base al reddito in Veneto, Emilia Romagna, Umbria e Toscana.
Sono esentati dal pagamento del super ticket: bambini e anziani con redditi familiari sotto i 36.150 euro annui; disoccupati, pensionati sociali e pensionati al minimo e i loro familiari a carico, con basso reddito; i malati cronici e i cittadini affetti da malattie rare in possesso dell'attestato dell'Asl; gli invalidi civili, di guerra, per lavoro e servizio.
Secondo le stime del governo abolire il super ticket, costerebbe alle casse dello Stato circa 600 milioni di euro. Quello di cui che come sempre non tiene conto il governo è che a pagarne le spese sono sempre i cittadini che pagano già la sanità nelle tasse previste in busta paga (per quelli che la percepiscono ancora), che hanno la voce “Trattenute per Fondo Sanitario” riportanti la sigla QUAS.
Dov'è la sanità gratuita nel nostro paese? I cittadini per la sanità hanno costi sempre più crescenti a causa di un federalismo folle di alcune regioni. Vertiginosi gli aumenti dei ticket per le analisi e le visite tanto che spesso conviene recarsi al privato dove si ha un servizio migliore spesso a minor costo. In più, come sappiamo tutti, per una prestazione ASL occorre aspettare mesi. Un assurdità che avrebbe bisogno di una vera rivoluzione stile Gilet gialli in Francia, ma qui siamo in Italia e si sa, ci lamentiamo sempre per poi farci andare bene tutto. Ancora una volta: Vergogna!
Mercoledì 13 febbraio 2019
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