di Aldo Carpineti
Un clown realmente allegro e quasi pacioccone sfata il mito della lacrima accanto alla risataccia. Questo quadro di Caterina Galleano rappresenta la compiuta serena allegria e ne descrive la fisionomia in ogni linea del viso ritratto. Finalmente un clown dalla pienezza dell’espressione in termini di autentica e compiaciuta soddisfazione di sé. La prova, quasi vivente e certamente palpitante, che la gioia è salute e benessere ed il sorriso un riflesso dell'animo.
Osservazioni analogamente felici per il ragazzino dai riccioli straripanti e le gote e il naso macchiati di rosso. Se pur ce ne fosse stato bisogno, il pennello ha aggiunto gaiezza e spirito attraverso i purpurei sapienti tocchi sui rilievi espressivi del viso, rendendoli ancor più evidenti. Un insieme indovinato e armonico come raramente è dato di vedere dall’interpretazione di un volto.
Si vede subito che Demy Canepa ama la cucina e tira i colori come la pasta dei ravioli o delle fettuccine. Mani sapienti, movimenti addestrati da una lunga militanza nella manualità completa, qualsiasi possa essere l’applicazione. E come i ravioli guizzano sotto i giochi di queste mani, così i quadri si animano di movimento e di stupefacente vigore. La saggezza di chi sa come utilizzare gli strumenti di volta in volta a disposizione per trarne in ogni caso il meglio. Nella rappresentazione dei suoi piatti artistici volute di crescente grandezza si staccano dal baricentro e si fanno infinite. Demy immagina il reale come sviluppo concentrico e gradualmente illimitato. Qualcosa che ricorda l'idea del sasso nello stagno da noi proposto in uno dei nostri romanzi brevi.
Mercoledì 25 luglio 2018
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