di Chiara Boi
Ospiti di don Enrico presso la Chiesa di san Michele Arcangelo, in ricordo di Valentina Abrami, i protagonisti saranno i brani eseguiti dai bambini e le musiche del mondo. Giunti alla sesta edizione, si esibiranno gli allievi dell’istituto primario E. Gonzales accompagnati da Andrea Golembiewski e Selena Gaslini oltre a molti colleghi ed amici dell’Abrami.
Le classi terza, quarta e quinta elementare si sono esercitati una volta alla settimana per diversi mesi seguiti dal chitarrista Andrea Golembiewski in un progetto dedicato alle musiche del mondo. Vincitore per due anni consecutivi del concorso indetto dall’Associazione Valentina Abrami Musiche in Movimento: Andrea ha seguito un progetto di didattica musicale, durante l’orario scolastico stimolando i bambini al canto, alla costruzione di strumenti musicali e alla conduzione d’orchestra utilizzando apparecchi messi a disposizione dell’associazione stessa che ha finanziato completamente l’idea. Utilizzare la gestualità per condurre in coro i propri compagni, cantare musiche dal mondo, sono, oltre che da stimolo anche in linea con il lascito emotivo e spirituale di Valentina. L’importanza dell’educazione musicale è fondamentale per arricchire l’intelligenza infantile, per integrare e per far crescere i più piccoli. Non vuole essere solo un momento evocativo, ma soprattutto un percorso aperto per trasmettere al prossimo la forza di volontà e le energie positive che la valorizzazione della musica significava per l’artista, che ci ha prematuramente lasciato, e per le persone che reputano la musica un sapere fondamentale.
Nella prima parte della serata, intorno alle ventuno, si esibirà Eugenia Amisano ed altri amici di Valentina Abrami, e in un secondo tempo canteranno i bambini condotti Selena Gaslini e Andrea Golembiewski con con i seguenti brani: Funga Alafia, canto di benvenuto della tribù nordafricana degli Yoruba; senua de dende, brano di origine ghanese; samba di una nota sola del Brasile.
Brani musicali eseguiti nella prima parte della serata del sette giugno.
Ore venti e quarantacinque:
La Nochera (tradiz. argentino)
Eugenia Amisano, voce
Paolo Traverso, Giampaolo Caviglia, Andrea Golembiewski, Sergio Siri, Katia De Salvo, Alessandro Tomaselli, chitarre.
Señora de hermosura (Juan Del Encina, Spagna- antico)
Chi la gagliarda, donne (Baldassarre Donato, Italia- antico)
Halleluya / Trello hasaposervico (tradiz. greco-balcanico)
Flatbush vals / Der heiser bulgar (tradiz. klezmer)
Perigordino (tradiz. ligure)
Danza di Zalongo (tradiz. greco)
Ershter vals Ale brider (tradiz. klezmer)
Clarinetto-flauto dolce sopranino: Giuseppe Laruccia
Corno di bassetto: Ilaria Laruccia
Contrabbasso: Pietro Martinelli
Percussioni: Rossana Bribò, Benjamin Dello Strologo, Nicolò Gentile, Edoardo Maragliano
Pianoforte: Marco Bettuzzi; Edoardo Maragliano
Ensemble Vox Antiqua: Marta Barusso, Silvia Zoe Cirillo, Giulia Filippi, Chiara Longobardi, Elisa Moretto, Sofia Pezzi, Federica Salvi;
Giampaolo Caviglia, Luca Dondero, Andrea Glioti, Massimo Marinelli, Gianluigi Massidda, Stefano Passalacqua, Lorenzo Sposato
Note fornite da Andrea Golembiewski sui brani cantati dai bambini:
Funga Alafia è un canto popolare originario della tribù Nordafricana degli Yoruba.
Gli Yoruba (Yorùbá nell'ortografia Yoruba) sono un vasto gruppo etnolinguistico di circa 40 milioni di persone e diffuso nell'Africa occidentale. Sono presenti soprattutto in Nigeria (costituiscono il 30% della popolazione nigeriana), ma anche in Benin, Togo e Sierra Leone.
Nel periodo della tratta degli schiavi molti abitanti di queste regioni furono deportati nelle Americhe, e si trovano comunità riconducibili al gruppo Yoruba anche in Brasile, Cuba, Porto Rico, Repubblica Dominicana, Haiti, Jamaica, Trinidad, nei Caraibi e negli Stati Uniti.
Questo brano, scritto nel linguaggio tradizionale Yoruba e basato sulla scala pentatonica maggiore, è un canto di benvenuto per i visitatori. Alafia è un saluto mentre Ashe significa “salute e pace a voi”. Ci proponiamo di realizzarlo con un accompagnamento vocale basato su degli ostinati, realizzati insieme ai bambini.
Senwa dedende si tratta di un canto originario del Ghana tratto da una narrazione che racconta di un pigro avvoltoio che costruisce un nido e, quando arriva la pioggia, non si ricorda più dove l’ha fatto.
Samba De Uma Nota Sò (samba di una nota sola)
La composizione di Antonio Carlos Jobim è un samba in cui la melodia è canta solo con l’utilizzo di due note, ma con le complesse figure ritmiche dei popoli sudamericani. Questo ci permette di concentrarci sul fattore ritmico di questa musica. Nel Bridge si sono introdotte commistioni con il genere Rap. Il testo usato, in italiano, è stato tradotto da Mia Martini
Tutte le canzoni verranno eseguite con l’accompagnamento con la chitarra da Andrea Golembiewski.
Appuntamento a Bogliasco il prossimo giugno 2016.
Venerdì 29 maggio 2015
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