di Aldo Carpineti
Natale con la neve soltanto nelle località più alte, oltre i 1.500 metri. Più in giù c’è ancora l’erbetta autunnale. Ma se fa un po di bel tempo, tutto sommato non dispiace a nessuno, di precipitazioni questo anno ne abbiamo avute anche troppe, e per chi ha la casa in media montagna può essere sufficiente respirare un po di aria buona in un ambiente gradevole.
Discorso diverso invece per i gestori degli impianti di risalita e per i tour operator che generalmente fanno conto sulle vacanze natalizie per i maggiori incassi stagionali, legati alle presenze delle famiglie intere. Speriamo per loro che possano rifarsi con le settimane bianche.
Oltre tutto sciare è tornato ad essere estremamente costoso, fai una giornata sugli sci e ti va via un capitale. Noi avevamo venti anni nel momento in cui tutto era più economico e abbiamo potuto sfruttare ogni opportunità senza eccessive spese; almeno nel caso in cui disponessimo di un lavoro.
Avevamo anche tanto spirito di adattamento: affittavamo a Limone o a Bardonecchia piccoli appartamenti per tutta la stagione, dove mettevamo sei brande ed eravamo lì tutti i weekend, in un ambiente promiscuo che era il massimo per divertirsi e spassarsela alla grande.
Pensare che tornino quei tempi non è reale, è augurabile invece che possano succedere a questi nostri giorni periodi di recupero della serenità, il che potrà avvenire se riusciremo a vivere in mondo un po meno fasullo e arruffone di quello attuale: a tutti i livelli
Guerre e scannamenti a parte.
Martedì 30 dicembre 2014
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