P. Luigi Kerschbamer missionario: le Lettere. 16. Preghiera di ringraziamento

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P. Luigi Kerschbamer missionario: le Lettere
16. Preghiera di ringraziamento

Così noi abbiamo voluto realizzare una preghiera di ringraziamento, ma non l'abbiamo voluta fare da soli, abbiamo voluto invitare tutti i confratelli, gli amici, i benefattori, tutta la città

di Gutti Carpineti

Preghiera di ringraziamento
Preghiera di ringraziamento

PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO

«Erano un cuor solo ed un’anima sola» (Atti 4,32)

Come è bello meditare e riflettere sulla Bibbia!... passi che invitano alla speranza e alla gioia, come il capitolo di Isaia che ho davanti a me: la steppa fiorirà, nel deserto correranno le sorgenti d'acque, le tristezze e le lamentele fuggiranno. 

La Parola di Dio l'abbiamo vista realizzata nella prima festa di ringraziamento del seminario Santa Monica, a Toledo. 

Eppure ricordo quella prima volta che P. Antonio Desideri ed io siamo andati a Toledo. Siamo partiti da Ampére, siamo partiti nel nome del Signore, senza nessuna certezza nel cuore, ma solo tanta speranza. speranza di poter dare uno sbocco al Seminario Santo Agostino di Ampére. 

Quasi duecento Km di strada, la maggior parte non ancora asfaltata, un grande fiume da attraversare, poi la città di Cascavel e, infine, ancora quaranta Km fino a Toledo, a destra e a sinistra solo immense distese verdi. Arrivati al bivio, una gomma a terra: ma l'esperienza ce lo ha insegnato già tante volte, se c'è qualche prova o difficoltà è perchè quello che viene poi è molto grande e importante. 

Quel giorno siamo andati dal vescovo, ci ha aperto le sue braccia e ci ha aperto le porte della sua diocesi. 

Un mese dopo abbiamo fatto un secondo viaggio…da quei viaggi non sono ancora passati due anni che, dove c'era un campo di grano, si innalza oggi una costruzione di due piani di 1200 metri quadrati. 

Certamente tutto questo ha un valore anche simbolico: le messe è molta e gli operai sono pochi... Pregate... 

Così noi abbiamo voluto realizzare una preghiera di ringraziamento, ma non l'abbiamo voluta fare da soli: abbiamo voluto invitare tutti i confratelli, gli amici, i benefattori, tutta la città. Abbiamo scelto domenica 2 settembre e messo insieme le feste esterne di Santa Monica, Sant'Agostino, della Madonna della Consolazione. In pratica, abbiamo invitato anche i nostri santi a fare festa insieme a noi.

Pensiamo di esserci riusciti. La giornata è stata una delle migliori di quest'inverno brasiliano e la partecipazione è stata entusiasta. È stata una festa del seminario, è stata la festa delle vocazioni agostiniane, è stata una festa della comunità, è stata una festa di ringraziamento. Decine e decine di persone si sono date da fare disinteressatamente, per amore e per fede, per riunire il più grande numero possibile di persone. Pubblicità attraverso la radio e la televisione, 10.000 volantini, manifesti murali, striscioni per le strade, visite alle famiglie della città, casa per casa, negozio per negozio. Non è rimasta una sola macchina che non abbia ricevuto il suo volantino sotto il tergicristallo. È stato un onore per tutti poter collaborare alla festa, anche nella sua parte materiale e tutto sempre gratuitamente. Al di fuori dell'ambiente di questa regione del Paranà, così ospitale e accogliente, è difficile farsi un'idea adeguata dei risultati raggiunti. Forse i due mila e cinquecento chili di carne preparata per il pranzo possono aiutare un pò l’immaginazione. 

II gruppo folcloristico di tradizioni gauche (termine tipico per indicare i costumi del Rio Grande del Sud) ha dato il suo apporto alla festa con danze e canti, come pure le trentasei squadre di foot‑ ball che si sono disputate il trofeo della prima festa di ringraziamento. Naturalmente la vera animazione riguardava l'evento spirituale: una mostra vocazionale ha invitato tutti alla riflessione sulla realtà della Chiesa e sull’apporto dell’Ordine Agostiniano qui in Brasile. 

II momento culminante della giornata è stata la concelebrazione eucaristica. È stata una messa celebrata per tutti i benefattori, per tutti quelli che ci hanno aiutato e che ci hanno incoraggiato. 

È stata anche una messa... per noi, contenti, grazie a questa missione, di aumentare ulteriormente gli operai della vigna del Signore; contenti perché, essendo noi stessi operai, il padrone ci provvede di mezzi abbondanti per questo nostro lavoro. 

La presenza dei seminaristi agostiniani di Ampére ci ha fatto sperimentare ancora una volta la grazia dell'ideale agostiniano: un cuore solo ed un'anima sola protesi verso Dio. 

E mentre scende la sera il nostro cuore mormora ancora una preghiera: «Deo gratias... et Mariae!»

Lunedì 29 marzo 2021

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