Partendo da mezzanotte, casa mia in quartiere Marco Polo Viareggio

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non proprio cenerentola ma quasi

Partendo da mezzanotte, casa mia
in quartiere Marco Polo Viareggio

Parallelamente parte anche un ricordo (legato a Lerici) di If, Rudyard Kipling, il britannico nato a Bombay

di Aldo Carpineti

San Terenzo (Lerici) vi ho abitato dal 1986 al 1990
San Terenzo (Lerici) vi ho abitato dal 1986 al 1990

Ero andato a nanna verso le 22, molto presto rispetto al solito. Sia perché ero stanco, la giornata era stata piena di episodi piccoli ma assai significativi... sia perché ormai mi sembrava non promettesse più nulla di utile. 

Via Carlo Pisacane 162 a Viareggio
Via Carlo Pisacane 162 a Viareggio

Manco a dirlo, se vado a letto così presto e mi addormento subito, dopo due ore sono già sveglio. Infatti spalanco le palpebre, un'occhiata al mio orologio, uno splendido esemplare digitale comprato per 10 € alla Decathlon di Genova Marassi. Segna 00.00, un momento per rendermi conto se è veramente mezzanotte precisa oppure se l'orologio si è incantato. Mentre architetto quale può essere il modo per venire a capo di questo dilemma, l'orologio passa alle 00.01. Risolutivo. 

Cucina interno 11 secondo piano con ascensore
Cucina interno 11 secondo piano con ascensore

Che fare a quell'ora? Seguo l'impulso (non trattasi di istinto, proprio di impulso, è diverso). Decido perciò di vedere se in qualche modo riesco a fare conquista di qualche donzella o qualche madama. I giovani dicono in un altro modo, io avendo qualcosa di più di 17 anni e scrivendo su un giornale on line che lo leggono in pochi ma qualcuno sì, scelgo questa forma d'espressione arcaica.

Tavolini bar-libreria
Tavolini bar-libreria

Una doccia fredda (non ho ancora attivato la linea del gas e perciò neppure il riscaldamento), scelta rapida del vestiario e sono giù in strada. Poca gente, ovvio, ma stavolta ancora meno del solito. Mentre percorro via Marco Polo direzione Passeggiata mi viene in mente una tizia cui ero legato ultimamente a Genova e che ho mollato abbastanza brutalmente per venire a Viareggio, beccandomi da lei una botta di canaglia. 

Sì è passata da poco mezzanotte ma a Genova ci sentivamo anche a quell'ora, anzi lei preferiva non essere chiamata durante il giorno. Un attimo di riflessione, mi chiedo se l'impulso, chissà, non fosse sorto proprio in vista di un recupero della tizia. Non dovrebbe essere difficile una verifica. Compongo sul telefono, segnale di libero. Il telefono continua riportarmi segnali di libero, infine la linea si interrompe. Non so se per iniziatva della tizia oppure per raggiunti limiti di tempo. 

Proseguo per la mia strada, ormai ho finito di fiancheggiare il cimitero. Arrivo in passeggiata, il bar dove (seconda ipotesi) contavo di trovare un'amica è già chiuso. La situazione potrebbe precipitare... ecco, mi salva il ricordo di If, Rudyard Kipling, Golfo dei Poeti e romantici inglesi, Byron, Shelley... Lerici. 

RE poi via... in Passeggiata dopo una sosta eno-gastronomica alla Taverna di Poldo
RE poi via... in Passeggiata dopo una sosta eno-gastronomica alla Taverna di Poldo

A Lerici anche un ristorante molto elegante porta il nome di Shelley. Partecipai ad un pranzo assieme ad una venticinquina di persone non paganti, messo a posto tutto da una coppia di splendidi amici. Probabilmente ho scoperto If verso i trent'anni, a quaranta abitavo a San Terenzo, frazione di Lerici.

Una via attraverso la Pineta
Una via attraverso la Pineta

Una sera mi trovavo proprio a Lerici, avevo in mente di comperare un regalino per un cuginetto genovese che compiva 18 anni o press'a poco. Mi avvicinai ad un chioschetto che vendeva oggettistica varia, il mio sguardo cadde su una pergamena verticale sulla quale erano stampate le parole di If. Avevo risolto il problema. C'erano due pergamene uguali con If, entrambe arrotolate, una era normalmente liscia, l'altra spiegazzata. Ovviamente scelsi quella liscia. Sopraggiunse in quel momento un signore che, anche lui voleva If, protestò perchè la pergamena era spiegazzata. Il tiolare del chiosco con gesto improvviso e rapidissimo sottrasse dalle mie mani la pergamena liscia, la consegnò al nuovo arrivato e mi mise fra le dita quella spiegazzata. Tutto in un attimo senza darmi il tempo di reagire, rimasi interdetto, senza fiato. 

Rudyard Kipling
Rudyard Kipling

Scosso, addirittura addolorato, mi toccava regalare al cuginetto una pergamena spiegazzata. Non riuscii a rientrare in possesso della prima pergamena, non ritenni opportuno né possibile usare violenza. A Genova consegnai comunque la pergamena al cuginetto, non so se gradì né l'uso che ne fece. 

Proseguo per via Marco Polo direzione Passeggiata. Non ho propriamente una meta. La Libreria dei ragazzi a quest'ora quasi sicuramente è chiusa. Un vago pensiero alla Taverna di Poldo, nel momento in cui le passo davanti. Voglio comunque andare a vedere se i ragazzi hanno chiuso. 

Sì, è così, chiuso. Ritorno sui miei passi, e raggiungo la Taverna di Poldo, chiedo una vaschettta di patate con ketchup e maionese e un bicchiere di rosso. Tutto regolare, soltanto una cosa. Domando una forchettina perché per raccogliere le patate mi hanno dato uno stuzzicadenti. Ottengo la forchetta. Si mangia. 

Di If ricordavo il concetto, e nel particolare soltanto uno dei suoi passaggi, quello in cui ti giochi ai dadi tutto quello che hai, lo perdi e ricominci da capo. Il resto non mi era più presente. Occorreva una ripassatina.

Quando vai avanti avendo ormai perduto ogni meta, soltanto perché procedere è necessario e sulla tua strada potresti trovare qualche cosa che dia una svolta al momento che stai vivendo... non c'è bussola né direzione, longitudine e latitudine confuse, soltanto l'idea che, prima o poi ti imbatterai in qualcosa dove fermarti o da cui ripartire, o rifocillarti. Non ti puoi fermare finché non trovi una di queste soluzioni, qualsiasi essa sia, perché altrimenti ti accorgi di aver fatto un buco nell'acqua, se ne metti troppi in fila rischi grosso. 

La Taverna di Poldo, scelta puramente ristorativa, ma una scelta. Dietro al banco non c'è Lorenzo ma il suo collega meno simpatico. Cerco comunque di prenderlo con naturalezza, forse riesco a migliorare il rapporto che ho con lui. Infatti avviene così, dopo la consumazione il signore dietro il banco mi è diventato più simpatico e forse io lo sono diventato a lui. 

Guadagnare qualcosa da ogni momento vissuto, non necessariamente in bontà o amore. Anche in altri aspetti dell'animo. Fare il primo passo almeno tutte le volte che gli altri non abbiano nessuna intenzione di muoversi o proprio non se la sentano. Contenuti di insegnamento da tenere sempre presenti, qualsiasi sia il metodo, di qualsiasi la scuola. 

Non c'è altro, la Taverna di Poldo sarà ambiente, interprete e spettatore. Nulla di più. Bisogna cercare, altrimenti non ci siamo... non ci siamo. Una scelta va fatta, altrimenti ci si abbruittisce. Tutto secondo quanto dice manuale delle Giovani Marmotte... 

Giovedì 27 ottobre 2022

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