Possibilità di esprimersi e di fare proprie scelte morali trovo sia autentica ricchezza

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Genova | considerazioni post caffè del mattino

Possibilità di esprimersi e di fare proprie
scelte morali trovo sia autentica ricchezza

Pensare con la propria testa non è presunzione è senso di responsabilità

di Aldo Carpineti

Autoritratto di prozio
Autoritratto di prozio

Oggi vanno molto i mentori. Una volta si chiamavano confessori, poi psichiatri e psicologi, poi ancora coach e counselor, oggi pare che sia meglio parlare di mentori: il termine ha fortuna moderna, anche se è antichissimo, se ne raccontava già nell'Odissea di Omero. L'unico pregio del mentore rispetto agli altri consimili è quello di essere più spontaneo, non istituzionalizzato. 

I contenuti però sono press'a poco gli stessi. Ti affidi a qualcuno che pensi la sappia più lunga di te. Io, dopo varie esperienze di questo tipo, sono giunto da tempo alla conclusione che, tutto sommato, è meglio fare di testa propria. Di tanto in tanto ho qualche ripensamento ed ascolto anche altri, per lo più fra quelli che mi paiono meno sprovveduti. Mi accorgo però, in genere, che le cose non cambiano di molto. La gente, se si prende la briga di ascoltarti, ti dimostra una immediata riconoscenza, ma ti llumina di luce riflessa. Poi, in breve, tutto torna come prima e i risultati dell'esserti affidato si rivelano assai discutibili, poco più che perdite di tempo. 

Non mi riferisco al consiglio tecnico o professionale. Quello è indispensabile. Nessuno di noi è tuttologo per cui il medico è necessario, così come l'avvocato, il commercialista e il consulente del lavoro. Ma è quello che pretende di condizionare le tue scelte di coscienza, colui che pretende di mettere la sua coscienza al posto della tua che trovo inopportuno e addirittura fastidioso. 

Ho fatto per anni da riferimento per aziende ed imprenditori per questioni di relazioni con il personale. Dicevo all'imprenditore: vedi, se fai questo ti capita questo+1, se fai quest'altro ti capita quest'altro+1, se infine fai ancora un'altra cosa ti capita ancora un'altra cosa+1. Venivo molto criticato; secondo alcuni, assai influenti in quel momento sul mio lavoro, avrei dovuto dire tout court agli imprenditori che cosa dovevano fare. Riflettendoci, a distanza di tempo, non cambio il mio punto di vista. Se fai l'imprenditore le tue scelte le devi fare da te, informandoti, al massimo, sulle conseguenze cui puoi andare incontro. Ma se non sei in grado di scegliere, che imprenditore ti pare di essere? Meglio tu faccia un altro mestiere... ce ne sono tanti. La responsabilità, lo dice anche il codice penale, è personale. E va assunta tutta. Con il coraggio di sé, della opinione altrui e di quanto poi, di conseguenza, ti capita. Compiacere questo o quello ha risultati forse immediati ma poco duraturi. Mia figlia ieri ha ascoltato le mie, come dire, le mie confessioni, ma poi non mi ha dato alcun consiglio. Gliene sono grato, ha dimostrato di essere una persona, a trentuno anni, di grande maturità.

Ecco, mi pare proprio che il centro della questione sia in questo. Assumersi le proprie responsabilità, senza fare gli scaricabarili e senza cercare scappatoie al proprio intimo sentire. Anche qui, ovviamente, parlo per me. Altri, e certamente sono tanti, possono pensarla diversamente, e sono liberi di farlo. Importante mi pare comunicare. Dal momento che io ne ho la possibilità, oltre che con il quotidiano diretto confronto verbale con la gente, anche attraverso le colonne di un giornale, utilizzo questo privilegio. Esprimo me stesso. Ma, per carità, non voglio convincere nessuno. Grazieadio la libertà di espressione, nel nostro paese, ha ancora qualche possibiltà di autodeterminazione. Ringrazio ancora quelli che abbiano la pazienza e la generosità di prestarmi attenzione. Buona giornata a tutti. 

Martedì 2 agosto 2022

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