di Aldo Carpineti
Le primarie per la Regione Liguria hanno innescato un caso a livello nazionale: Cofferati angustiato per i brogli elettorali che, ormai pare certo, ci siano stati in diversi seggi, ha deciso di lasciare il Pd.
Alcuni sostengono che abbia sbattuto la porta perché non è stato capace di perdere, altri giustificano il suo gesto con le irregolarità avvenute.
A parte ogni altra considerazione c’è da domandarsi come in una città di 600.000 abitanti si possa vincere per qualche migliaio di voti, così come è avvenuto complice la scarsissima partecipazione al voto.
E ci si domanda anche, visto che i brogli ci sono stati eccome, se non sia dignitoso da parte di tutti, vincitori e vinti, rinunciare ai risultati e trovare insieme un altro sistema di scelta del candidato da opporre a quello della destra.
Certo quello che Genova ha offerto in questi giorni non è stato un bran bello spettacolo. Molto più signorile sarebbe, anche per chi abbia vinto, rinunciare al risultato, inficiato dalle scorrettezze, anche se non determinate direttamente dai candidati, e ripartire tutti da zero con un nuovo sistema.
Mercoledì 21 gennaio 2015
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