di Aldo Carpineti
Momento di transizione in casa blucerchiata.
Etoo fresco di bisticcio con Mihaijlovic, l’allenatore in fibrillazione per altre destinazioni (Napoli? Totthenam?) Muriel non ancora a posto, Okaka nervoso.
Certo è che la Samp stava conducendo un campionato ai massimi livelli poi, dalla cessione di Gabbiadini in poi qualcosa si è appannato, fino ad arrivare alla disfatta di Torino.
Si tratta soltanto di aspettare un nuovo equilibrio? Ora abbiamo in squadra campioni che tutti ci invidiano, Ferrero non ha badato né a spese né a impegno attivo nell’ultima sessione di calciomercato.
Si tratta soltanto di trovare una nuova sistemazione al puzzle? Speriamo che sia così; del resto in campionato ci sono squadre con fior di campioni (leggi le due milanesi) che non riescono ad uscire da acque stagnanti.
Non vorremmo fosse anche il volto della nuova Sampdoria. Una squadra ricca di nomi ma senza più la personalità vincente che la contraddistingueva quando la formazione annoverava soltanto degli ottimi outsider.
Che Mihaijlovich sia sul piede di partenza è notizia presente fin da prima dell’inizio del campionato. Non è il modo migliore per dare tranquillità alla formazione. Del resto se il serbo è bravo è giusto che faccia la sua strada.
Conviene aspettare gli eventi e i prossimi risultati sul campo per rendersi conto quale sia la realtà della compagine e soprattutto, se è riuscita a recuperare in fretta quell’equilibrio che è stato fino a qualche domenica fa la sua forza vincente.
Sabato 7 febbraio 2015
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