di Aldo Carpineti
Ho sentito parlare per la prima volta di Storytelling quando la figlia di amici genovesi laureata all’Accademia di Arte Drammatica riuniva parenti amici e conoscenti in salotti buoni di Roma, e poi anche di altre città, per raccontare a turno proprie storie a tema, offrendo contemporaneamente buffet di salatini, dolci, the ed altre bevande.
Era una occasione per vedere amici e per incontrare persone non conosciute con le quali si poteva poi intrattenere una relazione. E la cosa in sé era piacevole, garbata, elegante ed anche interessante.
Più tardi ho ritrovato questo termine anglosassone in ambito aziendale. Qui gli storyteller sono soprattutto degli scrittori e narrano vicende legate al mondo della produzione, nello specifico quando protagonista sia una famiglia che ha condotto nel tempo per diverse generazioni, e ancora conduce, una unità produttiva o comunque una attività imprenditoriale.
Tramandare nel tempo la memoria degli avi che hanno dato inizio alla attività che ancora vive e probabilmente si è allargata a nuovi mercati e prodotti assicura la memoria storica dei pionieri propri antenati che hanno fondato qualcosa di duraturo e destinato ad essere passato di padre in figlio. Bello è pensare che i racconti degli anziani siano per i giovani motivo di esempio e di insegnamento.
In collaborazione con case editrici specializzate su questi temi diamo perciò voce attraverso libri a storie aziendali famigliari. Raccontare quel che dell’azienda ci hanno raccontato i nostri padri e noi stessi stiamo trasferendo ai nostri figli è edificante e, spesso, emozionante.
Contattateci se avete da raccontare una vicenda che interessi più generazioni della vostra famiglia in tema di imprenditoria, qualsiasi sia l’oggetto della produzione. Potete fare riferimento al numero telefonico 3343323181
Giovedì 23 agosto 2018
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