Teatro dell'Archivolto, Emma dante presenta. Operetta Burlesca, venerdì 20 e sabato 21/015

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Teatro dell'Archivolto, Emma dante presenta
Operetta Burlesca, venerdì 20 e sabato 21/015

Tratta i temi più cari alla regista, la famiglia la diversità il Sud

di Aldo Carpineti

Una scena
Una scena

Teatro dell’Archivolto | Sala Gustavo Modena, Piazza G. Modena 3, Genova 

venerdì 20 sabato 21 novembre 2015 ore 21

EMMA DANTE

Operetta burlesca

con Viola Carinci, Roberto Galbo, Francesco Guida, Carmine Maringola

testo e regia Emma Dante - coreografie Davide Celona

luci Cristian Zucaro - produzione Sud Costa Occidentale

La famiglia, la diversità, il Sud. Emma Dante riunisce i temi a lei più cari in Operetta burlesca, in scena al Teatro dell’Archivolto di Genova venerdì 20 e sabato 21 novembre alle ore 21.

Lo spettacolo ruota intorno alla storia di Pietro (interpretato da Carmine Maringola), ragazzo della provincia meridionale nato in un corpo sbagliato. Un unico attore, Roberto Galbo, si sdoppia nel ruolo del padre e della madre di Pietro, Francesco Guida interpreta l’uomo di cui Pietro si innamora, mentre la danzatrice Viola Carinci incarna quella femminilità a cui Pietro, con i suoi travestimenti e i suoi balletti sui tacchi a spillo, chiuso in una cameretta da adolescente, tanto aspira.

Incapace di liberare il proprio spirito passionale, di andare contro l’ipocrisia dei genitori e del piccolo paese in cui vive, Pietro è diventato grande senza trovare mai il coraggio di ribellarsi alla vita che altri hanno tracciato per lui. Figlio unico, a quarant’anni vive ancora con i genitori e lavora nella pompa di benzina del padre. L’unica sua libertà è andare a fare shopping a Napoli e camminare per le strade in mezzo alla folla, lontano dai giudizi dei suoi conoscenti. Pietro si innamora molte volte, sempre infelicemente, fino a che gli sembra di avere trovato l’uomo giusto, quello per cui forse può finalmente trovare il coraggio di venire allo scoperto. Il teatro di Emma Dante non si concede facilmente al lieto fine e anche in questo caso esploderà presto il dramma, seppure raccontato con l’apparente leggerezza del burlesque e quella comicità grottesca e commovente a un tempo che caratterizza lo stile della regista.

Nelle sue note di regia Emma Dante dichiara di avere scritto Operetta burlesca con la speranza che la discussione sull’identità di genere contribuisca porti l’Italia a colmare il ritardo rispetto al resto dell’Europa sulle unioni omosessuali: Detesto la repressione del vero desiderio, del talento. E non ammetto tutto questo disincanto. Pietro non ci prova neanche a scappare, del resto a 40 anni è difficile, il suo passato sfuoca, il suo futuro si accorcia. La sua delusione pian piano si trasforma in indifferenza. Ho conosciuto tanti Pietro. Non li ho mai visti ballare. Li ho sentiti monchi, stretti dalla morsa delle loro camerette condominiali. Vorrei vederli ballare, vorrei più spazio per loro. Operetta burlesca è uno spogliarello dell’anima.

Mercoledì 18 novembre 2015

© Riproduzione riservata

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