di Aldo Carpineti
Lo si voglia o no, che si sia sostenitori o critici, il bar Bertoli fa parlare di sé per la sua presenza e il suo dinamismo. Dopo pochi giorni di servizio da asporto ha assicurato la apertura dalle 5 del mattino alle 21, ricominciando ad essere riferimento di moltissimi frequentatori della zona e non solo.
Da martedì 2 giugno il ritorno a pieno regime: apertura 24 ore su 24. C’è spazio per chi fa colazione, per chi ama l’aperitivo e per i notturni, gli aficionados che non rinunciano al piacere di una visita al locale neppure quando il mondo è avvolto nelle tenebre e la maggior parte della gente dorme il sonno del giusto. Di giorno la bellezza e la sapiente professionalità delle ragazze ci terranno compagnia da dietro il banco, di notte Raul sarà il protagonista.
Antonio e Silvio, i due titolari, padre e figlio, sono tipi da non lasciarsi crescere l’erba sotto i piedi, ed il bar torna a tempo di record a presentare la sua caratteristica distintiva: non chiudere assolutamente mai, avere le saracinesche alzate 24 ore su 24, 7 giorni la settimana, nelle sale interne come nel gazebo.
E così ritornano anche quelli della notte, una categoria di persone che, in genere, ha bisogno di un numero minore di ore di sonno, e che nel buio trova un habitat particolarmente affascinante e consono alle proprie sensibilità ed emozioni.
Il frequentatore notturno è, in genere uno che non ha fretta, che non teme di perdere tempo, che ama raccontare ed ascoltare. Che si lascia prendere tutto da una atmosfera densa di suggestioni e di sottintesi. E le nottate estive particolarmente si prestano a questi stati d’animo.
Raul, il giovane barman che viene dalla Bolivia, torna ad essere il deus ex machina della notte, personaggio di riferimento per tanti che arrivano da vicino e da lontano. La sua personalità ed il suo tratto gentile rassicurano l’abitudinario come il neofita. Buon lavoro a tutti, il Bertoli torna ad essere una istituzione.
Domenica 31 maggio 2020
© Riproduzione riservata
481 visualizzazioni