Un I Remember piuttosto recente quello che si faceva a Pescia a inizio anni 2000

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iniziative di cultura della strada

Un I Remember piuttosto recente quello
che si faceva a Pescia a inizio anni 2000

Frequenti bancarelle ma ancor più frequenti manifestazioni artistiche

di Aldo Carpineti

Una locandina
Una locandina

Partecipavamo spesso a manifestazioni organizzate da enti ufficiali ma anche da gruppi costituiti di fatto che si prefiggevano lo scopo di riunire persone sotto il nome dell'arte povera ma che aveva la caratteristica rara della internazionalità.

La presenza di pubblico era massiccia, queste occasioni richiamavano molta gente soprattutto nei mesi estivi, sia in città a Pescia sia nelle frazioni, in particolare quella di Vellano.

Il mio ruolo aveva il riferimento letterario, portavo brani dei miei libri oppure saggi scritti per l'occasione. 

Riporto qui un passo del mio romanzo breve La Casa con le Vetrate che mi pare descriva bene queste circostanze: 

Si era ai primi di settembre allorché faceva omaggio delle proprie originali esibizioni un gruppo di artisti della strada, irripetibili e variopinte figure, spesso un po inquietanti che avevano raggiunto Vellano da ogni parte del mondo; naturale palcoscenico per la performance di ognuno di loro e, insieme, platea per il pubblico era la piazzetta a forma di largo anfiteatro sulla quale si affacciavano l’uscio e la facciata posteriore in muratura della casa con le vetrate. Vellano aveva un appuntamento ricorrente con questa povera ed elementare forma d’arte, fatta di immediatezza, spontaneità, spensieratezza o malinconia, tenue poesia che trova il proprio filo conduttore nel paradosso. Due fantasiosi coniugi tedeschi, Martin e Vera Bauer, residenti nel borgo, dotati di ingegno e spirito da vendere, ma paghi della soddisfazione di movimentare in maniera inusuale i pomeriggi e le serate del paese, pensavano VellanoArte di anno in anno e raccoglievano un rumoroso eppure attento pubblico che aveva la caratteristica qualificante dell’internazionalità. Il pacifico happening ogni volta veniva ben pubblicizzato e richiamava molti spettatori, soprattutto turisti, incuriositi dalle locandine strategicamente appese nei bar e nelle pizzerie di Pescia.

Iniziative non soltanto divertenti ma capaci di riunire le persone e farle sentire vicine e partecipi di sentimenti comuni. Spontaneità e allegria caratterizzavano queste circostanze, si terminava spesso in trattoria dove si coronavano appropriatamente giornate genuine.

Tempi passati, la realtà attuale qui a Genova mi offre situazioni ben diverse, nelle quali la spontaneità e la genuinità sono l'ultima cosa. Peccato, evidentemente da parte di qualcuno si è capito proprio poco della vita. 

Sabato 19 settembre 2020

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