di Aldo Carpineti
E infine uscimmo a riveder le stelle... recita Dante al termine della sua esperienza infernale vissuta straordinariamente da vivo.
Nel disegno di Belansky una figura giovanile apparentemente indifesa guarda verso una finestra, forse un lucernaio, al di là di animalesche presenze dall'aspetto terrificante e minaccioso.
Momenti della vita si attraversano, a volte, nei quali la propria strada pare sbarrata da mostri e da invalicabili paure. Tutto sembra congiurare e tutto pare perduto... salvo intravvedere in lontananza una via di uscita, una luce insperata ed insperabile.
Ed è quella luce che, come cometa epifanica, ci conduce verso la salvezza, la manifestazione e il ritrovamento di sé, la ripacificazione e la riscoperta di un mondo vivibile ed addirittura confortante.
Il coraggio delle proprie paure è ciò che ci guida verso quella meta lontana, il riviverle senza drammi laceranti ci consente il recupero della ferocia alla mansuetudine, della disperazione alla speranza, del delirio alla ragione. E la nostra via ritorna ad avere una consuetudine amica laddove la luce, poi, non lascia più posto alle tenebre, il giorno si alterna alla notte con naturalezza ritrovata, il vivere ritorna alla vita.
(il disegno di Igor Belansky è in homepage Fotogallery)
Domenica 15 marzo 2020
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