Un primo pomeriggio a Priaruggia fa freddo ma l'atmosfera è stupenda

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Genova | paesaggi ed abitudini

Un primo pomeriggio a Priaruggia
fa freddo ma l'atmosfera è stupenda

Verso le 14 il termometro segna ancora temperature basse a fine marzo

di Aldo Carpineti

Priaruggia alle 14.00
Priaruggia alle 14.00

Un inverno che è partito presto quest'anno, ad ottobre faceva già freddo ed ora ci propina i suoi colpi di coda sotto forma di basse temperature. Sole stupendo, però, che rende la baia di Priaruggia un ambiente impagabile. Colori vivi, barche in rimessaggio ed in mare, una atmosfera che pur col freddo fa pensare a momenti gradevolmente primaverili. 

La pandemia ci toglie tante libertà ma non quella di ammirare un paesaggio di questo genere; pur fra le tante difficoltà forse la nostra quotidianità si avvia verso il ritorno ad una migliore vivibilità. Il vaccino e la bella stagione dovrebbero giocare a nostro favore.

Hanno ragione quelli che dicono che dovremo trovare equilibri nuovi, nulla tornerà come prima, neanche le nostre mentalità. Bisognerà fare i conti con un mondo trasformato dal punto di vista della attenzione alla salute, da quello della economia locale, nazionale ed internazionale, da quello della organizzazione del lavoro e sotto tanti altri profili. Persino il nostro abitare prende aspetti nuovi, dal punto di vista della scelta delle abitazioni e dei luoghi. Le periferie pregevoli sono oggetto di attenzioni più frequenti rispetto alle case del centro un tempo considerate più comode, spazi di vivibilità dentro e fuori dall'appartamento diventano indispensabili. I nostri tempi domestici, lavorati o passati semplicemente in famiglia si dilatano e si sente il bisogno di ambienti adatti. 

Più si andrà avanti e più si dovrà fare i conti con il cambiamento. Meglio starà chi saprà affrontarlo con capacità di rinnovo. La tecnologia è al tempo stesso mezzo di adeguamento e motivo di trasformazione delle abitudini, altri fenomeni sono oggi di attualità come i flussi migratori (senza entrare negli aspetti positivi ed in quelli negativi di essi), l'abbattimento delle distanze, il modo di lavorare che assume aspetti più marcatamente professionistici con l'abbandono delle modalità legate alla presenza in fabbrica ed in ufficio ed alle timbrature del cartellino. Largo spazio alla fantasia, alla creatività: i robot sono ancora lontani dal toglierci libertà di scoperte e piacere di assaporare il bello. Dal sostituirsi a noi nei sentimenti. L'impegno e la voglia di fare possono ancora avere tanto da proporre e da realizzare. I giardini ed i campi avranno nuove fioriture, la plastica non soffocherà i mari.

Mercoledì 24 marzo 2021

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