di Aldo Carpineti
Il mugugno a Genova, si sa, è di casa, ma su questo argomento pare che tutti gli abitanti della penisola la pensino alla stessa maniera: secondo l'opinione comune i treni viaggerebbero sempre in ritardo e non si potrebbe far conto sull'orario di arrivo né sulle coincidenze. Trenitalia, insomma, non sarebbe in grado di far rispettare i tempi di viaggio con conseguenti scomodità e disagi per la maggior parte dei viaggiatori.
Noi viaggiamo in treno con una certa frequenza, soprattutto fra la Liguria e la Toscana, ma in questo caso la nostra trasferta ha avuto un chilometraggio maggiore ed i cambi di convoglio sono stati molto frequenti. Per l'esattezza un intercity da Genova a Milano poi un Freccia Bianca fino a Vicenza ed infine un regionale per raggiungere Castelfranco Veneto; il ritorno in serata esattamente con le stesse modalità.
A parte la simpatica sorpresa di trovare sconti robusti sui prezzi degli intercity, se prenotati con anticipo, abbiamo constatato come tutti i sei treni sui quali siamo saliti siano partiti in orario ed arrivati a destinazione con altrettanta puntualità.
Non c'è dubbio che gli altoparlanti delle stazioni annuncino anche ritardi più o meno lunghi di qualche treno, di solito di lungo percorso, ma si tratta quasi sempre di casi di forza maggiore, non ipotizzabili in anticipo e quindi inevitabili.
Ci sentiamo pertanto di spezzare una lancia in favore di Trenitalia e dei trasporti italiani pubblici che, malgrado un territorio come quello del nostro paese non sempre facile e regolare dal punto di vista geografico, riescono a mantenere condizioni di viaggio più che accettabili.
Lunedì 14 dicembre 2015
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