di Antonella Vella
Cerreto Laziale rimane addormentato su un collina a circa 1 h di distanza da Roma Capitale, legato alle sue più recondite tradizioni che incantano perché leggere e naturali, con quell’atmosfera di quiete e pace nella quale stringere un cordiale saluto è tutt’uno, scambiarsi un sorriso con persone del posto rimane semplice e voluto.
In questo luogo dove si respira una magica armonia, ho percepito e sentito un’assoluta energia positiva. La pietra racconta la sua storia in ogni angolo, stradina, vicolo. Ogni casa affonda le radici alle pendici dei Monti Ruffi tra campi di querce e castagni.
Un’incantevole scenario che abbraccia il silenzio tutt’intorno.
E poi Saracinesco, un mondo a parte, caratterizzato da una splendida natura ancora intatta di una bellezza disarmante con panorami suggestivi. Borgo medioevale che deve il suo nome ai Saraceni che lo hanno fondato ed i cui tratti somatici contraddistinguono gli abitanti. Il loro respiro fa da sottofondo ai miei passi adagio lungo le vie che si inerpicano faticosamente.
Il mio sguardo rimane rapito da Nemi chiamato il paese delle fragole perché coltivate lungo le rive del piccolo lago vulcanico e che sono protagoniste di ogni angolo, muro, insegna e dolce caratteristico del luogo. Questi frutti deliziosi con il loro colore acceso e vivace accolgono i viaggiatori che percorrono questo dolce luogo che ha ammaliato poeti e pittori. Affacciarsi sulla dolce distesa d’acqua è un momento di magia.
Castel Gandolfo: residenza attuale di Papa Emerito Benedetto XVI è un borgo antico incantevole con un una bellissima piazza sulla quale si erge imponente il Palazzo Papale. Regna un innaturale ed irreale silenzio sui vialetti del centro storico con locali suggestivi arredati con eleganza.
La vista sul lago è una cartolina dalle tinte e dai colori caldi che lasciano senza parole, uno spettacolo mozzafiato. I molteplici scatti non rendono merito a così tanta bellezza.
Infine la Basilica di San Pietro a Tuscania che sorge sul colle omonimo e che riporta al periodo romanico.
In questo luogo ho subito il fascino della storia e la sua imponenza ha suscitato la mia ammirazione che è aumentata una volta varcata la soglia ed ammirato la semplicità delle linee e la stratificazione delle stesse.
Un gioiello immerso nel verde con un’atmosfera al di fuori di ogni realtà attuale che custodisce la sua unicità. Uno spettacolo che è un passo all’indietro nella storia, nel medioevo. Il frontale con il magnifico rosone ed il portale maestoso sono rappresentativi di ciò che mi ha lasciato senza fiato.
Giunta alla fine del mio breve viaggio ho sentito la necessità di non mettere solo dei puntini su una cartina geografica, ma di immaginare di trasferire in parole ed immagini virtuali ciò che mi ha riempito gli occhi ed afferrato il cuore.
Il senso del viaggiare è una bussola che custodiamo gelosamente dentro ognuno di noi.
Venerdì 4 gennaio 2019
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