di Aldo Carpineti
Abbiamo incontrato un signore che ha vissuto una esperienza al Centro di Salute Mentale della Asl 3 di via Peschiera. Ha chiesto comprensibilmente di conservare l’anonimato, lo chiameremo R. R.
- Signor R.R.come descriverebbe l’esperienza che ha fatto al Centro di Salute Mentale di via Peschiera?
- Un disastro, sono arrivato qui quasi dieci anni fa, a 55 anni, avevo dei disturbi ma mi sentivo ancora un giovanotto, con tutta la vita davanti. Ora ho 65 anni e mi sento un morto. Per stare un po meglio ho dovuto smettere gli incontri periodici.
- Le hanno praticato anche degli interventi fisici, tipo elettrochoc?
- No, per carità, ma hanno distrutto sistematicamente la mia volontà, la mia voglia di fare, sono dovuto diventare un agnellino, un angioletto succube delle loro pretese.
- Soltanto attraverso trattamenti psicologici e farmacologici?
- Sì, ma molto coinvolgenti e pressanti, sia negli studi del Centro sia attraverso frequentissime telefonate a casa, un vero tormento. Abitualmente soffro anche di problemi ai muscoli del viso ed alla respirazione che mi sono sopraggiunti a seguito di una telefonata del Csm. Una storia molto complessa, le parlo soltanto degli aspetti più eclatanti.
- L’hanno trattata male?
- Formalmente no, anzi credo che i responsabili abbiano agito a fin di bene, sono addiritura convinto che nei miei confronti si siano impegnati al di là del consueto, ma ritengo che le tecniche utilizzate siano state del tutto inadeguate, anzi assolutamente dannose. A mio modo di vedere si è partiti da aspetti diagnostici errati e, di conseguenza, tutta la terapia ne ha risentito in modo devastante.
- E quali sono questi aspetti diagnostici errati?
- Non mi sembra il caso di toccare punti troppo personali. Le ripeto che sto parlando di una situazione molto complessa. Quello che le dico non è che la punta di un iceberg.
- Perché non ha lasciato il Centro più presto?
- Perché non avrei potuto pagarmi delle cure private
- Che cosa consiglierebbe a chi si accosta a questo Centro Asl
- Non voglio generalizzare, quella che ho descritto è stata la mia esperienza personale, altri possono essersi trovati meglio… avere avuto giovamenti anche importanti
- Tenga presente che i Medici del Csm si potranno legittimamente difendere dalle sue parole, su questa pagina o con altre modalità
- Me ne rendo conto tuttavia non mi sembra una buona ragione perché io debba nascondere il mio pensiero e le mie impressioni.
- Che cosa farà adesso, signor R.R.?
- Cercherò di andare avanti per conto mio, appoggiandomi per i farmaci al mio Medico di Medicina Generale. In questi ultimi tempi, facendo di testa mia, sono riuscito a metter su una piccola attività che per il momento lavora in pareggio: spero che presto possa darmi qualche vantaggio economico. Certo in via Peschiera non mi vedranno più.
Sabato 21 febbraio 2015
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