di Luigi Carpineti
Nella biblioteca di filosofia dell’Università di via Balbi a Genova, ho recuperato un antico testo di Leon Brunschvicg del 1951 PUFF Paris che presenta un’interessante panoramica sul pensiero di Spinoza e sui suoi contemporanei: Descartes, Pascal, Malebranche, Fenelon, Laibniz e infine una presentazione dello spinozismo nella storia.
Spinoza è letto attraverso più prospettive: la libertà dello spirito, il metodo, Dio, l’uomo, la passione, l’azione, l’eternità, la pratica.
Ne deriva un quadro in base al quale Spinoza risulta l’ispiratore del pensiero di Brunschvicg, vedi anche il mio Filosofia e Scienza nel pensiero francese contemporaneo. Saggio su Leon Brunschvicg Mondini e Siccardi Genova CNR 1978.
Spinoza, infatti, getta una luce sul matematismo brunschvicgiano e recupera l’oggettività accanto alla soggettività degli attributi e dei modi. Essi si integrano in Dio Sostanza.
Il mio lavoro con i CNR tende a evidenziare infatti i limiti di una concezione coscienzialistica della realtà attraverso l’autoconsapevolezza del soggetto.
Vedi, a questo proposito, autori come Gilson e Etcheverry, Le Roi etc. che colgono il valore dell’oggettività della conoscenza del reale attraverso il contatto primordiale con l’oggetto che è saper di sapere l’essere.
Dice Bruschvicg con Spinoza. La condizione necessaria e sufficiente per sapere che si sa è il sapere. Il possesso del metodo si confronta con il possesso della verità che suppone e comporta.
E infine, la verità è l’essere; l’errore il non essere.
Sono spunti che la scienza stabilisce sull’attività gnoseologica nel rapporto tra soggetto e oggetto e sull’affermazione di un fondo di oggettività ineludibile. E questo, il mio saggio su Brunschvicg sostiene ancora oggi.
Bibliografia: Spinoza 1951 Puff Vandome France, scritto da Leon Brunschvicg
Luigi Carpineti, Filosofia e scienza nel pensiero francese contemporaneo, saggio su Leon Brunschvicg, Mondini e Siccardi editori Genova 1978 CNR
Lunedì 18 luglio 2016
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