di Antonella Vella
Accade a Sant’Angelo, un paesino della Tuscia Viterbese, situato a 40 minuti da Orvieto, dove le case si sono trasformate in un magnifico libro: un libro di favole, le stesse che da piccoli ci hanno incantato, meravigliato, stupito ed accompagnato nel sonno.
Ti leggo una favola? A questa sospirata domanda il bambino che c’è in noi ricorda, ancora, con nostalgia, il momento dell’abbandono all’ascolto della voce che ti conduceva in un mondo dove tutto era possibile, dove le semplici parole erano già magia.
Il piccolo, quasi addormentato era avvolto da un’atmosfera di mistero, di stupore e di meraviglia, abbracciato nel caldo tepore della lettura ed affascinato dalle espressioni del viso del narratore.
Oggi la fiaba con la sua pozione miracolosa che allevia ogni solitudine, ci accoglie in questo borgo, altrimenti, dimenticato.
Nel giugno del 2017 un incendio colpì la campagna adiacente e le fiamme si propagarono nel centro abitato costringendo la popolazione ad evacuare. Grazie all’Acas di Angelo Chiovello, associazione culturale arte e spettacolo, è nata un’istallazione permanente di opere tra murales, bassorilievi, mosaici e quant’altro atte a rivalutare l’economia locale semplicemente abbellendo e restaurando. Attraverso un percorso artistico con tema comune il mondo delle fiabe e senza costruire nulla, ma valorizzando il preesistente con l’intento di attirare l’attenzione degli stessi abitanti disillusi e dei turisti.
Nonostante le difficoltà dovute alla mancanza di fondi, sono stati realizzati sei spettacolari murales raffiguranti alice nel paese delle meraviglie, il piccolo principe, la piccola fiammiferaia, le fate di avalon, hansel e gretel e don chisciotte, ultimissimo e maestoso lavoro.
Immagini straordinarie abbagliano i nostri occhi rievocando memorie e ricordi dell’infanzia mentre camminiamo con lo sguardo rivolto verso l’alto e ci pare di sognare ad occhi aperti. Un mondo senza fine si apre alla nostra immaginazione e l’orologio di Bianconiglio, ispirato magistralmente da Lewis Carroll, ci riporta nella nostra quotidianità con un ultima occhiata golosa alla casa di marzapane e dolciumi dei fratelli Grimm. Armonia e solidarietà si fondono in una danza allegra e gioiosa mentre gli artisti lavorano a pieno ritmo perché il paese si animi di colori dando vita ai muri di Sant’Angelo ed affascinando chi decide di conoscere e diventare bambino per un giorno.
C’era una volta un piccolo paese del Lazio ed il sogno ha inizio.
Giovedì 8 novembre 2018
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