P. Luigi Kerschbamer missionario: le Lettere. 36. Iniziative e abbandono a Dio

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P. Luigi Kerschbamer missionario: le Lettere
36. Iniziative e abbandono a Dio

Iniziative e abbandono a Dio. Anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale (1 Pietro 1,5)

di Gutti Carpineti

Anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale (1 Pietro 1,5)
Anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale (1 Pietro 1,5)

INIZIATIVE E ABBANDONO A DIO

Anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione 

di un edificio spirituale (1 Pietro 1,5)

Mantenere un gruppo di settanta giovani e costruire nello stesso tempo, non è facile. Oltre a tenere in mano la corona del rosario, abbiamo organizzato un concerto di canti natalizi: una dozzina di canti polifonici. La partecipazione è stata soddisfacente, anche se non abbiamo avuto nessun manager di pubblicità: quando ci siamo resi conto che nell’auditorium di mille posti (che avevamo ottenuto gratuitamente per l’occasione) molti sarebbero rimasti vuoti, per due giorni ci siamo attaccati al telefono e abbiamo invitato tutti i religiosi di Cebù. Le congregazioni religiose, senza contare le varie case di ogni singola congregazione, presenti in Cebù, sono ventisette maschili e quarantasette femminili. Il risultato, come già nella parabola evangelica, non è stato eccellente perché tutti avevano già i loro impegni, ma, alla fine, non tanto attraverso i biglietti venduti, ma grazie alle offerte spontanee di persone generose, siamo riusciti a racimolare la somma esatta, che ci era necessaria per aggiungere celle di bambù e di paglia alle baracche che stiamo costruendo, fino a contenere quaranta posti. Proprio quanti ce ne occorrevano!

Non è ancora finita qui però. Come Agostino, subito dopo la conversione e prima del Battesimo, assieme alla madre, al figlio Adeodato e ai suoi amici più intimi, si era ritirato a Cassiciaco, nella campagna lombarda intorno a Varese, dedicandosi allo studio, alla preghiera e alla penitenza, anche noi stiamo proponendo questa stessa esperienza a quei giovani ed adulti che pensano di entrare nella vita religiosa agostiniana, ma che hanno bisogno di un ulteriore periodo di discernimento vocazionale. Ma quale potrebbe essere inoltre l’impegno pratico da proporre: allevare galline? coltivare ortaggi? E …se si facessero dei mattoni? Giusto! Costruire mattoni, diventando così pietre vive per la costruzione della scuola e del seminario di Tabor Hill. Tanto più che, proprio in quella zona, vicino al fiume, c’è facilità di reperire la materia prima ed esiste già una cooperativa di lavoratori che fanno mattoni. Essi sono molto poveri e lavorano a domicilio, consegnando ogni sera la produzione che sono riusciti a fare. Quattro ore al giorno di questo lavoro sarebbero sufficienti ai nostri giovani per il loro mantenimento, il resto della giornata sarebbe dedicato alla preghiera, allo studio e alla vita in comune. A conti fatti, sembra la scoperta dell’uovo di Colombo, eppure spesso la nostra ottusità ci blocca al punto da non riuscire a capire dove il Signore ci voglia guidare. Siamo però ogni giorno più esperti alla scuola del Signore; del resto anche gli apostoli hanno impiegato tre anni, e, senza lo Spirito della Pentecoste, sarebbero rimasti sempre gli stessi rozzi ignoranti.

Martedì 1 giugno 2021

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