di Aldo Carpineti
Ci auguriamo di fare cosa gradita ai nostri lettori proponendo artisti italiani molto presenti all'estero che espongono tre opere ciascuno e, per ognuna di esse, un breve commento critico di Aldo Carpineti.
L'idea è sorta dal constatare che l'organizzazione di una mostra tradizionale in una galleria classica comportava in questo periodo complicazioni sia per la presenza ancora minacciosa del virus sia per la difficoltà a riunire un pubblico non preoccupato. Ed invece gustare l'arte richiede animo aperto.
Il mezzo virtuale oggi utilizzato in molti campi del vivere civile, sociale, aziendale, scolastico pare adatto anche a questa iniziativa volta proprio a permettere agli appassionati di assaporare le qualità di pittori e scultori che rappresentano un estratto fra i maggiori artisti a livello nazionale che ci rappresentano spesso anche lontano dai nostri confini.
Genova è culla di queste arti, la Liguria tutta altrettanto. Appassionarsi al bello costituisce per il pubblico di casa nostra una tradizione e un privilegio da sempre. Siamo certi che disporremo di un pubblico anche particolarmente competente, che saprà valutare con la giusta capacità le doti degli artisti da noi presentati.
Le opere ed un breve commento critico di Aldo Carpineti sono riportate tanto nell'articolo quanto nella Fotogallery in home page.
ELISABETTA CASTELLO: Sussurri del mare, pastello su cartone vegetale 70x50. Viso, viso femminile. Mare, mare universale. Universalità è femmina, si perde nell'inconscio, nelle totalità del pensiero e della realtà, esplora l'inesplorabile e vive eterne esistenze.
ELISABETTA CASTELLO: L’eleganza delle punte, pastello su cartone vegetale 50x35. Vivere di delicatezza e di onestà, il proprio sentire come la misura dell'approccio al mondo più adeguato alle sensibilità che una mente sottile ispira, camminare su poco per non fare rumore per non disturbare e per essere di aiuto senza necessità di trasformare.
ELISABETTA CASTELLO: La luna nel pozzo, pastello su cartone vegetale 40x30. Riflesso che sa di antico e di moderno, quanto c'è nelle radici e quanto nell'attualità. Eterna esperienza del vivere di sé, vissuti lontani e sempre nuovi, racconti di quel che sarà.
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GABRIELLA OLIVA: Le circensi, Scultura Legno Toulipier 50x10x54 2015. Equilibri stabili, giochi all'aria aperta ed al chiuso, filosofia di una vita che trascorre nella proposta della innocenza e giovinezza, gioco che diventa mestiere e non perde le proprie caratteristiche esistenziali, fantasia che corre e si diverte.
GABRIELLA OLIVA: Amina, Scultura Cirmolo 45x20x84 2015. Arabia ed Europa vicine in ciò che unisce, palpabile vezzo il velo elegante, figura in movimento e divenire che è semplicità intrigante, mosso l'aspetto trasfigura emozionante arrivo alla modernità.
GABRIELLA OLIVA: Elegantly Scultura Cool tecnica mista 2015. Tratto e non solo, anche ricchezza di addobbi al proprio vivere al proprio sentire, abbondanza nelle vesti e nella proposta di sé, raccolta oggi di quel che è stato ieri.
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MARIA GIUSI CANOVA: Sogni, acrilico 2013 - 50x60. La mente sublima e va verso gli spazi, coerente viaggio che riporta alla creazione, spazi e tempi senza misure, ravvicinatezze lontane, il senso di quanto c'è di immortale nel nostro vivere, paradosso congruente
MARIA GIUSI CANOVA: Bassa marea, acrilico 2013 - 50x60. Riemergere e portare alla luce un mondo, ricondurlo a sconfinate spiagge e sconfinate onde, presenza nell'infinito senza esserne inghiottiti, consapevolezza della propria realtà che logica e concretezza pretendono.
MARIA GIUSI CANOVA: Oltre l'orizzonte, acrilico 2013 - 50x60. Leopardiani silenzi e profondissime quieti, di là dallo sguardo e dalla realtà eppure movimento e sentire progressivamente crescente, qualcosa che abbandona lo statico per andare verso lontane mete e conoscere nuovi mondi, eterno divenire della vita, stasi e ripartenze.
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IGOR BELANSKY: Piazza dei Truogoli di santa Brigida, penna e pennnarello. Bianco e nero colorato, aspetti di uno stesso animo, realtà ed immaginazione, il vero non contrasta con ciò che è solo pensato, due aspetti della medaglia, due facce dello stesso sentire, l'uno si manifesta l'altro è presente in nuce.
IGOR BELANSKY: Annibale, penna e pennarello. Mille battaglie quelle della vita, delenda Cartago eppure vivente, la storia sul viso ed uno sguardo sulla storia, solchi presenti che raccontano quanto accadde e rappresentano la durezza di ciò che è stato e di quanto forse sarà, impenetrabilità penetrante.
IGOR BELANSKY: Forte Diamante, penna e pennarello. Al forte animo accendono i forti, e rappresentano sicurezze e inviolabilità, sentinelle a ciò che non muta, garanzie alla sopravvivenza futura, certezze fra le precarietà del nostro normale.
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MARCO GRAFFIONE: La solitudine, Acrilico eseguito a spatola su tela cotone 40 x 60. Solitaria la barca non sola, accanto è la meraviglia della natura, cielo variopinto di millle ipotesi, proposta aperta a mille soluzioni, solitudine di un momento poi la vita vedrà.
MARCO GRAFFIONE: Alba, Acrilico a spatola su tela 45 x 70. Prore sicure forse prepotenti, il giorno verrà e sarà bene affrontarlo, porterà pescato di ogni qualità, ma le barche torneranno a solcare il mare oggi e poi domani e domani ancora
MARCO GRAFFIONE: Barche a riposo, Acrilico a spatola su tela 50 x 80. Stanchezza, no. Abbandono, no. Riflessione per il momento prossimo quello che arriverà presto e ricongiungerà le proprie prospettive come i vertici delle prue. E sarà immediato ritrovarsi e riprendere intenti di sempre.
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ANTONELLA AVATANEO: Il Trittico: Ynis Wytrin, 80x120 (x 3 pz. separabili) tecnica mista. Ter, numero dantesco, fasi di una rinascita, Nel mezzo del cammin di nostra vita per correr migliori acque alza le vele la gloria di Colui che tutto move, una scalata dall'immanente alle vette del divino.
ANTONELLA AVATANEO: Il fondo nero Tempesta: 100x100 acrilico su tela con interventi a stucco. Abissi della natura e sconvolgimenti dell'animo, inquietanti passaggi, trasmigrazioni attraverso naufragi e sconvolgenti vicende, ma la luce si sa non manca sul battello.
ANTONELLA AVATANEO: Il tramonto: Omaggio a William Mallord Turner, 70x70 olio su tela. Oasi in mezzo al mare, romanticismo figurativo, assunzioni di precorsi cammini fra il '700 e l'800 pre impressionistico, salvate interazioni fra passato e futuro.
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ELSA VENTURA MIGLIORINI: Tramonto infuocato. Nervi vive, Nervi ripete grandi spettacoli sul palcoscenico del porticciolo, repliche meravigliose l'essenza nel suo globale, l'attenzione al particolare come stile di vita e di arte, perché anche la vita sia un capolavoro.
ELSA VENTURA MIGLIORINI: Agave sugli scogli. La pretesa della natura la pretesa della vita, rocce che resistono ai marosi imperiture, ma cedono alla sopravvivenza e al riproporsi di forme viventi, l'anima trascorre ogni impedimento.
ELSA VENTURA MIGLIORINI: Scogli a Boccadasse. Accostamenti arditi, dolcezze di ispirazioni paesaggistiche e resistenze pietrificate, quello che è non viene cambiato da ciò che sopraggiunge se l'intrinseca forza ne è ispirazione.
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LAURA MINUTI: Natività, Arteincartapesta 26x30. La carta parla in diversi modi, parlante è questa immagine sacra ed umana ad un tempo, poesia di tradizioni nostre e di amorevoli sentimenti, quel che fin da bimbi amiamo la carta aggiunge.
LAURA MINUTI: La Maternità, Scultura 23x24. Essere Madre è essere Creatore, ritorno alla genesi di noi e riproposta di immagini eterne eppure mai ripetitive, serena apparizione in un mondo di infrequenti confortanti novelle.
LAURA MINUTI: Tosca. Arteincartapesta 63 cm. Toscana è terra di lirica, di suoni e di immagini la melodia dell'ascolto e del veduto, Pucciniane presenze costumi ed espressioni di un recente passato e ancor gravida espressione di significati
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PATRIZIA TUMMOLO: Visione di Città. Olio-metallo su base materica su tela 100x100 2019. Poliedri parlano ed esprimono significati di urbanizzazioni attuali, rivoluzione industriale avvenuta, parallelipediche dimensioni e squadrate esistenze al loro interno, le eguaglianze si fanno uniformità.
PATRIZIA TUMMOLO: Venere Contemporanea. Acrilico metallo su tela 100x100 2019. Forme curve e abbondanti pregnanze, raccolta di attrazioni e inviti in un attimo solo, grandi motivazioni dell'istinto e di ciò che appartiene profondamente alla umana natura, sullo sfondo poliedri cittadini.
PATRIZIA TUMMOLO: Solstizio Cromatico. Olio-metallo su base materica su tela 50x50 2019. Concentriche visioni e anfiteatri cittadini da caleidoscopiche altitudini, luminescenze su ciò che fra tutto più compare, imprevedibili giochi di luce nella prevedibilità del costruito che si esalta attraverso influenti riflessi.
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ERALDA PITTO: Maschere cinesi ad Hong Kong. Acrilici su tela 40x50 2019. Spavento amico, intraprendenti mostri ripartiscono sensazioni vissute e ridotte a mansuetudine, confidenze con sé nel passato ed informati ritorni di lontani misteri.
ERALDA PITTO: Lasciateci volare! Acrilici su tela 50x50 2020. Sospinte e levitanti ali verso l'immaginifico e verso ciò che è di rivincita alle leggi di gravità, sostare poco sul terreno e riproporsi verso l'alto, scarpette richiedono libertà.
ERALDA PITTO: Chi uccide la vita? Acrilici su tela 50x50 2020. Ellittico turbine ci sovrasta, domande senza risposta di ieri e di oggi, contemporanei drammi e speranze da riabilitare, un presente che esige altro futuro.
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MARIA GRAZIA DAPUZZO: Forma Urbis 1. Camminando fra le rovine di un'antica città. 2016 cm. 80 x 90 - Tecnica: assemblage (iuta, terre, cocci di terra cotta). L'antichità come quanto abbiamo nei nostri geni, quanto è negli stessi nostri globuli rossi, antico è la nostra precedenza su questa terra ed è ciò che ci ha voluto, strada maestra da ripercorrere.
MARIA GRAZIA DAPUZZO: Forma Urbis 2. Camminando fra le rovine di un'antica città. 2016 cm. 80 x 90 Tecnica: assemblage (iuta, terre, cocci di terra cotta). Seminaggio antico di antiche pietruzze e cocci, quanto è di ausilio al nostro vivere e quanto è di esperienza superata, il riproporsi del meglio è saggezza per i posteri.
MARIA GRAZIA DAPUZZO: Forma Urbis 3. Camminando fra le rovine di un'antica città. 2016 cm. 80 x 90 - Tecnica: assemblage (iuta, terre, cocci di terra cotta). Ristrette sembianze di appariscenti percorsi, Sparta, Atene, Roma o Troia dello Schliemann o Tesoro di Priamo? O forse tutto quanto insieme? Più probabilmente questa ultima ipotesi.
Sabato 31 ottobre 2020
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