P. Luigi Kerschbamer missionario: le Lettere. 20. Famiglia-Maria, madre di consolazione

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P. Luigi Kerschbamer missionario: le Lettere
20. Famiglia-Maria, madre di consolazione

La mia riflessione inizia con un pensiero di S. Agostino: «Noi siamo la Santa Chiesa». Ma io non dico noi come per indicare noi che siamo qui o voi che mi state leggendo, intendo tutti noi che siamo cristiani per mezzo della grazia di Dio

di Gutti Carpineti

Maria, madre di consolazione
Maria, madre di consolazione

FAMIGLIA-MARIA, MADRE DI CONSOLAZIONE 

«…Quando siamo confortati è per la vostra consolazione…» (2 Cor. 1-6) 

La mia riflessione inizia con un pensiero di S. Agostino: «Noi siamo la Santa Chiesa». Ma io non dico noi come per indicare noi che siamo qui o voi che mi state leggendo, intendo tutti noi che siamo cristiani fedeli, in questa chiesa, per mezzo della grazia di Dio, tutti quelli di questa regione, di questa provincia, oltre il mare, del mondo intero. «Tale è la Chiesa Cattolica, la nostra vera madre, la vera sposa di un così grande marito» (Disc. 213, 7).

È insomma l’idea agostiniana di «Un cuore solo e un’anima sola in Dio» sviluppata e allargata a livello di mondo. 

Da sempre nell'Ordine si usa una giaculatoria, in genere intercalata tra i misteri del rosario, ma recitata anche in altre circostanze: «O Signore, manda santi sacerdoti e ferventi religiosi alla Chiesa e al nostro Ordine», cui abbiamo aggiunto «…e santifica le famiglie». La preghiera infatti ci spinge all'azione. Se il problema delle vocazioni religiose è grande, quello delle vocazioni matrimoniali è altrettanto importante, essendo quest'ultimo alla base del primo. Fortunatamente qui da noi sono di moda ritiri di fine settimana per coppie di sposi, sia per aiutare quelle che sono in difficoltà, sia per rendere le altre autentiche testimoni di vita cristiana. Quando posso, partecipo con piacere, proprio per dare un contributo di testimonianza ai giovani sposi. L'ultimo incontro cui ho partecipato, coincideva con la festa della mamma, nonostante questo, o forse... grazie a questo, c’era il tutto esaurito: sessantacinque coppie, riunite per tre giorni di ascolto e di preghiera, nel desiderio di un forte rinnovamento di vita.

Questa partecipazione è stata anche per me fonte di nuovo entusiasmo. Com’è bella questa Chiesa! Oggi l’evangelizzazione del mondo dipende in grande misura dai laici. E, in questi incontri, ai laici è affidato il compito dell'organizzazione, dell'animazione, delle conferenze, mentre ai sacerdoti è riservato il ministero delle confessioni e della celebrazione dell'Eucarestia. Qui il Vangelo è proclamato con forza e la grazia di Dio si rende presente e attuale. 

Dunque, in quel nostro incontro, durante la preghiera iniziale dei vari coordinatori del ritiro, una quindicina, ci si è data la parola d'ordine: non permettere assolutamente al nemico di infiltrarsi in mezzo a noi, eliminando o rimandando alla fine qualsiasi critica o osservazione su contrattempi, o altre cose simili. Dove c'è l'amore, lí c'è Dio. Quanti cuori si sono ritrovati, come è stata abbondante l’effusione dello Spirito Santo, nel momento di rinnovare il sacramento del matrimonio! Personalmente avevo orientato due coppie a questo incontro: uno di loro era il fondatore del gruppo kardecista (spiritista) della città in cui mi trovo. Nell’ora della testimonianza della conversione non ho potuto trattenere le lacrime di commozione gioiosa, perchè ancora una volta il Signore aveva trionfato. Però quante preghiere prima di queste e di tante altre conversioni! Il responsabile del ritiro passò i tre giorni in digiuno totale, trovando la sua forza solo nella comunione del mattino. Com’è bella questa Chiesa che rinasce nella forza dello Spirito Santo!

Qualcuno ha detto che nell'ultima parte del 2000 il diavolo sarà lasciato libero, e avrà come obiettivo principale le famiglie e i sacerdoti. Se ciò sarà vero, la Chiesa ha certamente la forza per difendersi.

Mercoledì 7 aprile 2021

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