di Gutti Carpineti
L’ACQUA
«Il Signore…vi dà la pioggia in giusta misura» (Gioele 2,23)
Quello che invece ci fa veramente soffrire è la mancanza d'acqua, che in teoria dovremmo avere perché siamo allacciati all'acqua pubblica, ma, ahimè, durante la giornata, arriva solo aria (e il contatore gira lo stesso a causa della pressione). L'acqua, quando arriva, arriva verso le tre del mattino, ma prima che l'acqua giunga da noi, tutti i nostri vicini, più in basso, devono già avere riempito i loro secchi e i loro serbatoi. Certi giorni, l'unica acqua che abbiamo è quella che possiamo ricavare strizzando le nostre camicie, tanto si suda, anche senza fare grandi sforzi.
Oh come si canta assieme a Francesco, -«Laudato sii mi Signore per sora acqua»-, quando piove, e ci si può fare una doccia decente con l'acqua dei tetti!
Sembra perfino che, per far piacere a noi, quest’anno piova più del solito, almeno così dicono. Perciò l'unica soluzione a questo problema è scavare un pozzo artesiano, a cento metri di profondità, dove l'acqua si trova in abbondanza. Abbiamo già i dovuti permessi, quello che manca sono i circa dieci mila dollari necessari per realizzare l'opera. Se riuscissimo in quest'intento, potremmo mandare l'acqua anche a una quarantina di famiglie che abitano sulla collina e non hanno l'acqua pubblica per cui devono trasportare tutti i giorni secchi e secchi d'acqua. Già alle quattro del mattino, quando il sole non castiga col suo calore, si incontrano bambini e anziani che si dedicano a questo lavoro.
Lunedì 3 maggio 2021
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