P. Luigi Kerschbamer missionario: le Lettere. 35. Costruzioni. Ogni cosa era fra loro comune

Sullo stesso argomento
Ultimi articoli
Newsletter

Genova | LETTERE DI UN MISSIONARIO: FIGLIO DELL'UOMO PREPARA I TUOI BAGAGLI...

P. Luigi Kerschbamer missionario: le Lettere
35. Costruzioni. Ogni cosa era fra loro comune

Viviamo di fede giorno dopo giorno e finora non siamo stati mai delusi, anzi, siamo rimasti sorpresi tante volte della fantasia usata dalla divina Provvidenza

di Gutti Carpineti

Casa sulla collina
Casa sulla collina

COSTRUZIONI

«Ogni cosa era fra loro comune» (Atti 5,32)

Viviamo di fede giorno dopo giorno e finora non siamo stati mai delusi, anzi, siamo rimasti sorpresi tante volte della fantasia usata dalla divina Provvidenza.

Così ci è stato detto di lasciare il prossimo mese di giugno la casa che, ormai da quasi tre anni, è stata il grande dono del Signore per noi, che all’arrivo ci sentivamo veramente come in terra straniera, sia per la lingua che per la cultura, privi di tutto. Ma questa era solo una nostra impressione: infatti, per i figli di Dio, ogni angolo del mondo è la loro casa. Ora, quest’angolo dobbiamo di nuovo trovarlo. Grati alla famiglia che ci ha permesso di stare nella loro casa gratuitamente per tre anni, sappiamo che, se il Signore chiude una finestra, è perché vuole spalancarci una porta…Dove sarà questa porta? Dobbiamo trovarla in fretta…Abbiamo adocchiato una casa quasi al centro della città, grande, ben arieggiata, con grandi sale che possono essere adibite a cappella, studio e riunioni. È vuota già da qualche anno perché c’è…uno spirito, per cui nessuno la vuole in affitto! Certo, non siamo noi ad avere paura degli spiriti: ci è stata data l’autorità per esorcizzarli! Entrati in contatto con uno dei proprietari, siamo stati informati che la casa non è in affitto, è solo in vendita, ma ad un prezzo astronomico per noi: settecento cinquanta mila euro, cioè un miliardo e mezzo di lire! Approfondendo la questione, siamo venuti a sapere che i proprietari sono discendenti di una famiglia molto numerosa e che tutti hanno diritto all’eredità. Il giorno dopo questa scoperta, (la notte porta consiglio!), abbiamo infine scoperto che anche uno dei nostri giovani postulanti è un lontano parente di questa famiglia, ma non sa niente della casa. Attraverso di lui però, sono già stati presi alcuni contatti che sembrano avviati verso una soluzione positiva.

Il complesso edilizio invece, che si sta realizzando a Tabor Hill, si sta concretizzando pian piano nella mente e, conseguentemente, negli schizzi degli architetti. Questo progetto si realizzerà a lunga scadenza, sia per il fattore tempo sia per il fattore denaro. Ma, dice un canto inglese, che ripetiamo spesso: -Il Signore aprirà una strada là dove sembra che in realtà non ce ne sia neppure la possibilità-. Noi stiamo a guardare, con la corona del rosario in mano, pronti per imboccarla non appena la intravediamo. Certo, la situazione è urgente, ma intanto andiamo avanti con un gruppo di capanne, che, in meno di due mesi, saranno pronte e ci permetteranno di accogliere i postulanti provenienti dalla casa che dobbiamo evacuare. 

L’altro gruppo invece, i candidati per la casa dei fantasmi, sarà composto da giovani che inizieranno il loro cammino vocazionale in giugno, per l’inizio del prossimo anno scolastico.

Martedì 25 maggio 2021

© Riproduzione riservata

610 visualizzazioni

Commenti
Lascia un commento

Nome:

Indirizzo email:

Sito web:

Il tuo indirizzo email è richiesto ma non verrà reso pubblico.

Commento: