di Gutti Carpineti
ONORE A DIO
Tanto più mi onorerete, tanto più vi favorirò. (1 Samuele 2,30)
Domenica scorsa abbiamo celebrato qui, nella Basilica cittadina, la festa annuale del S. Nino Gesù. È qualcosa che non si può descrivere. Quindici giorni di preparazione, con dieci messe al giorno e la chiesa sempre colma. Dovevo celebrare una delle messe alle due di pomeriggio: quando sono arrivato in chiesa, un’ora prima, non c'era nemmeno un posto per sedersi.
Il giorno della festa, alla messa delle quattro del mattino, c'erano oltre dieci mila persone. Alla messa delle sei, la messa pontificale, i concelebranti erano oltre cento, tra sacerdoti e vescovi, e i fedeli oltre quindicimila; quel giorno le messe sono state dodici, ognuna sempre presieduta da un vescovo.
Certo, con tante preghiere, tante saranno pure le benedizioni per il popolo di Cebu. È nota, infatti, la promessa: -Quanto più mi onorerete, tanto più vi favorirò-. (1 Sm. 2,30)
Non solo con le celebrazioni vive e partecipate si onora Dio, lo onorano anche i singoli e le famiglie, che danno gloria a Dio con la loro vita. Qui, se da una parte c’è una grande povertà, per cui a volte i giovani non riescono neanche a trovare i soldi per il viaggio fino a Cebù, d’altra parte ci sono delle persone veramente generose che si sono rese conto dell’importanza del nostro lavoro. Voglio solo portare un esempio. È da un anno, o poco più, che ho incontrato una famiglia amica, cristiana nel senso più genuino. Il cognome è Pasco, che ci fa subito pensare alla Pasqua, invece no, nella lingua locale, maison Pasco, significa buon Natale. Ebbene, ogni volta che il signor Pasco mi incontra, mi dà l’equivalente di 50.000 Lire. Il che avviene almeno una volta alla settimana, per la Messa domenicale, ma può succedere anche per caso durante la settimana. Il risultato è sempre lo stesso. Come pure quando c’è stata la novena: le sette volte che la famiglia ha partecipato, sempre, il signor Pasco, mentre mi salutava, stringendomi la mano, mi lasciava scivolare la sua offerta senza che altri lo notassero: «Non sappia la tua destra quello che fa la sinistra». Ma questa famiglia vive anche un’altra realtà del Vangelo: «Quando inviti qualcuno a pranzo, non invitare quelli che poi a loro volta ti possono invitare». Così per Natale questa famiglia ha offerto un pranzo a tutti i poveri degli immediati dintorni, adulti e bambini. Si sono presentati in 600. Quando si vive il Vangelo alla lettera, anche il Signore è fedele alla lettera. In quell’occasione non è mancato niente, anzi, dopo che i seminaristi hanno aiutato a distribuire e a servire la folla, c’è stato ancora il pranzo natalizio pure per noi. E, dal momento che i coniugi sono ambedue dentisti, i denti miei e quelli dei giovani seminaristi sono tutti nelle più perfette condizioni: «Tutto gratis et amore Dei».
Giovedì 29 luglio 2021
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