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18/2 Interventi Partecipazione al completo di quelli che collaboravano o avevano collaborato con la Casa: insieme ad Anna c'erano Mario, Nicoletta, Adele, Martina, Ethel, Giacomo, Marco, Cristina, Antonio, Riccardo, Carlotta, Paolo, lo stesso Arturo che preparò quattro pizze gigantesche condite in maniere fantasiose da mangiare in porzioni a fette
18/2 Interventi L'evento poteva dirsi una breve vacanza d'istruzione su contenuti di qualità con vista delle montagne, e tutte le attenzioni di un servizio ad alto livello; e, in ogni circostanza molto calore umano. Tutto questo si spiegava considerando che, accanto alle performances didattiche di Mario, c'era un lavoro di esperte donne d'esercizio alberghiero
18/2 Interventi Anna aveva da tempo l'idea di trasformare la cucina in modo da realizzare un forno a legna per fare la pizza. Il progetto, dal punto di vista degli spazi, non sembrava di difficile realizzazione, perché la cucina era grande e avrebbe sicuramente potuto ricomprendere anche un caminetto per pizze e focacce
17/2 Interventi I due tornarono fieri del proprio bottino: due secchielli di plastica quasi pieni di funghi bellissimi. Li portarono a far vedere a Nicoletta che era la maggiore esperta nella Casa in fatto di funghi mangerecci. E Nicoletta, pur con la morte nel cuore, li prese in mano ad uno ad uno fra il pollice e l'indice e li buttò tutti nella spazzatura
17/2 Interventi All'Ostello della Gioventù di Saint Raphael, in Costa Azzurra – disse una sera Ethel – conobbi un ragazzo olandese, bello da impazzire; mi raccontò che aveva fatto per un po la guida per stranieri ad Amsterdam per conto del locale ufficio del turismo, poi era partito verso il sud, per cercare sole e avventura; aveva trovato l'uno e l'altra
17/2 Interventi Adele, incolume ma in preda alla disperazione, era ancora più sconvolta per il fatto di essere lontana da casa, di non riuscire a intendersi con la gente, in posti che non le erano noti. Ebbe un lampo, cercò nella borsetta il numero di telefono di Anna, a Morgex, e la chiamò. Anna partì subito e la raggiunse all'ospedale di Losanna
16/2 Interventi Cristina disse agli ospiti di dare un'occhiata al bar che, nella forma, ricordava una cantina: mobilio, struttura, passaggi, soluzioni e accessori erano nuovi, quasi vergini, e assolutamente in stile moderno, però richiamavano, con diversi particolari, certe vecchie mescite aostane odorose di botti e di grappa
15/2 Interventi Era Nicoletta una donna solida, poco sopra i trentacinque, sposata ad un contadino di Morgex e con due figli, un maschio ed una femmina di età ravvicinata fra i dodici e i tredici anni. Grande lavoratrice, aveva molto ossequio per Anna ed era di una precisione pregevole nel mettere a punto, in modo quasi raffinato, i propri incarichi manuali
14/2 Interventi Riccardo dava l'impressione di essere un bravo ragazzo, ma un po insofferente allo spirito di squadra e alla esigenza di fare i passi secondo la propria gamba. Era in possesso di un diploma di ragioniere e aveva lavorato per un anno, prima del servizio militare, presso un consulente del lavoro ad Aosta
13/2 Interventi Del progetto vollero parlare con Anna che si rallegrò con loro, Perché – disse – sono contenta che facciate la vostra strada non vi mancano l'esperienza e la volontà e a me farà sempre piacere pensare di aver contribuito a costruire il vostro futuro. Soltanto chiedeva di non andare via prima che lei avesse trovato almeno una persona per sostituirli
13/2 Interventi Il prof. Giovanni Cordero, in occasione della personale di Nadia a Gozzano nel 2014, scrive «Ho visitato la mostra di acquerelli: bagnato su bagnato e ho apprezzato non solo la tecnica assai difficile, eseguita con grande perizia, ma sono rimasto affascinato dalla sensibilità poetica e dalla grande forza espressiva dei suoi dipinti. Brava!»
11/2 Interventi Località termale a due passi da Courmayeur, Pré Saint Didier è posto alla confluenza della strada che porta anche al Piccolo San Bernardo e a La Thuile, zone stupende sia nella stagione estiva sia in quella invernale e mete di sport e di soggiorni gradevolissimi non lontane dalle maestosità del Monte Bianco
10/2 Interventi Fino al 18 Marzo, tutti i giovedì, approfondimenti e laboratori per avvicinare i bambini al mondo dei musei e dell’arte e per stimolarne la curiosità, a cura dell'Area Educativa di Solidarietà e Lavoro, Giovedì 11 Febbraio alle ore 16 ai Musei di Strada Nuova prende il via il primo appuntamento
9/2 Interventi In quei giorni c'era soltanto il tempo per mangiare a mezzogiorno un paio di quelle profumatissime pizzette che sfornavano in un bar strategicamente posizionato a 2.000 metri alla convergenza delle partenze di due delle piste più prestigiose. Quel poco di carburante, un tè caldo e ben zuccherato...
9/2 Interventi Gli interessati, e la stessa Anna, che agli inizi si erano dichiarati l'un l'altro l'intento di non alterare i valori della loro convivenza, furono profondamente rispettosi di questo proposito tanto che, nell'ambiente di Morgex, i cittadini continuarono a considerare il gruppo di Anna come persone semplici e alla mano
8/2 Interventi A Zurigo gli inverni sono sempre abbastanza freddi e grigi. Possono passare settimane intere senza sole, coperto da una spessa cortina grigia ed immobile. E nonostante questo spinga i più a rintanarsi in casa, io sento il bisogno di uscire, di seguire un percorso, una linea che mi porti a scoprire nuove prospettive
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7/2 Interventi Col tempo Ethel progettava di specializzare i contenuti dei corsi in modo da adattarli maggiormente alle personali esigenze dei frequentatori: in primo luogo si sarebbe attenuta alla classica differenziazione fra inglese turistico e inglese d'affari. Prevedeva altresì delle ipotesi di full immersion di 4 ore al giorno mirate per i villeggianti
7/2 Interventi Vedersi davanti a poche centinaia di metri quei tre macigni conficcati all'ingiù fu un'emozione quasi irreale: un regalo che ere preistoriche si erano divertite a comporre ed a far arrivare ai giorni nostri. E ad accrescere la magia dell'atmosfera concorreva l'innevamento qui, oltre i duemila metri, ancora presente dappertutto
7/2 Interventi I due bimbi, Carlotta e Paolo, erano impegnati a scuola e all'asilo fino alle quattro del pomeriggio e a quell'ora passava a riprenderli la tata Ethel, di lingua inglese, che aveva poca confidenza con l'italiano, peraltro, in virtù di un carattere simpaticamente energico, sapeva fare in modo che le si porgesse attenzione
7/2 Interventi Quando Paolo compì due anni Anna prese per lui una tata di lingua madre inglese ed egli crebbe quasi bilingue, senza contare il francese che in Val d'Aosta viene appreso naturalmente perché parlato da molti. Fra i due e i tre anni Paolo mescolava nei suoi discorsi approssimativi una lingua con l'altra, ma presto imparò a distinguerle come si deve
7/2 Interventi Antonio aveva una buona padronanza del movimento delle braccia, ma non poteva fare a meno delle grucce per spostarsi; malgrado la costanza nello svolgimento della terapia fisica, non c'era stato, nel tempo, miglioramento nella deambulazione e si poteva dire che gli esercizi avessero piuttosto una funzione di mantenimento
6/2 Interventi Si abituò a stare al banco; anche i movimenti, dopo un po di tempo, diventarono metodici; il giovane affrontò questa nuova realtà con la stessa determinazione con cui aveva cominciato ogni esperienza diversa; fu di grande importanza la vicinanza fisica di Cristina con la quale poteva scambiare più che qualche parola (foto: sulle vette di Ollomont)
6/2 Interventi Carlotta frequentava ormai la scuola elementare e cresceva tra l'impegno scolastico e il divertimento all'aria aperta, un'abitudine che non aveva mai abbandonata, frequentando i compagni della sua età; nel contempo aveva cominciato a sciare, con Mario che le faceva da maestro
6/2 Interventi Le sue opere materiche hanno la particolarità di fondere insieme più elementi: dal legno caldo e vivo, ai metalli lucidi o grezzi, con l'influenza di stucchi, polveri e piccole sculture in terracotta, in un ideale micro-cosmo in cui, le diseguaglianze, trovano equilibrio in una naturale convivenza
5/2 Interventi Un'attesa senza scosse, il parto fu del tutto regolare e venne alla luce Paolo come, entrambi d'accordo, decisero di chiamare il bimbo: quello era il nome di un vecchio amico di Mario in compagnia del quale questi aveva passato molti momenti della gioventù
4/2 Interventi E quando Anna ritenne che la bimba avesse le capacità sufficienti per capire, le raccontò che lei stessa stava studiando per diventare maestra; Carlotta accolse la notizia con grande gioia, ed ebbe per la madre un ulteriore motivo di ammirazione
4/2 Interventi Si veniva da una lunga estate particolarmente calda e asciutta. Mario e Anna si concedevano frequenti visite ad un ristorante tipico di Entreves, la Maison de Filippo, noto per l'originalità della sua cucina specializzata in fondute e formaggi fusi in genere. Mario poteva contare su lunghe ferie nella Casa accanto ad Anna
4/2 Interventi Per quanto riguardava l'esito negativo degli esami, Anna non era persona da piangersi troppo addosso: trovata con abilità e fortuna, attraverso contatti telefonici con un tour operator, una stanza a bed and breakfast a Manarola, partì assieme alla piccola Carlotta per due settimane di vacanza